GinoRamaglia.it - Materiali per l'arte
.
GinoRamaglia.it - Tecniche, materiale e risorse per artisti
GinoRamaglia.it - Tecniche, materiale e risorse per artisti
  GinoRamaglia.it il Catalogo dei prodotti per Belle Arti Eventi e mostre d'arte Esponi le tue opere in Galleria I consigli sulle tecniche e i prodotti per l'arte  
 
 

Forum di discussione

 Benvenuto Ospite    Register  Login cerca  lista utenti

 Tutti i Forum
  Mostre ed Eventi Artistici

stampa Post reply  Post New Topic

Subject Mostre ed incontri artistici - Giugno 2014
Messaggio di Gino il sabato 31 maggio 2014 alle 09:29   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Watermemory è un progetto nato dall'idea di rappresentare l'analogia esistente tra le profondità del mare e la vita interiore dell'uomo.
È un azione performativa in cui danza, musica e immagine si fondono per creare scenari che si rinnovano di volta, producendo suggestioni che riportano a certe intensità dalle quali poter osservare se stessi e la natura.

musiche Giovanni Floreani coreografie Sonia Di Gennaro progetto e regia Raffaele De Martino con la partecipazione di Luca Ciardiello, Giosi Cincotti, Francesca Rondinella, Carlo Torre

1 giugno Art Garage / Parco Bognar 21 Pozzuoli / Metro linea 2 stazione Pozzuoli Solfatara
Indicazioni stradali
http://goo.gl/maps/GySBp

4 giugno Porto Petraio / Salita Petraio 18D / Funicolare Centrale stazione Petraio
Indicazioni stradali
http://binged.it/1niJ0Dt

in allegato informazioni e comunicato
evento facebook
https://www.facebook.com/events/266748060177408



Messaggio di Gino il sabato 31 maggio 2014 alle 09:45   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

INVITO / COMUNICATO STAMPA

Nunzio Figliolini: Segni nel colore

a cura di

Milena Grosso

 

Inaugurazione: sabato 7  giugno ore 11,00

Pozzuoli, Rione Terra 7-8 e 14-15 giugno 2014

 

 

Il 7, 8, 14 e 15 giugno 2014 nelle Sale del Rione Terra di Pozzuoli, si terrà la mostra di Nunzio Figliolini Segni nel colore, curata da Milena Grosso con il  patrocinio  del  comune di Pozzuoli assessorato alla cultura.

Nunzio Figliolini, napoletano di nascita ma puteolano di adozione, lavora come docente di Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Napoli ed è impegnato sul versante della ricerca pura.

La rassegna raccoglie una selezione significativa delle opere che hanno segnato gli ultimi anni di attività dell’artista, molti dei quali esclusivamente realizzati per questa esposizione.  Impegnato in un percorso di sperimentazione di materiali, forme e colori, mosso da una profonda ricerca a ritroso verso segni archetipici e primordiali, questa forte tensione interiore affiora con forza in ogni dipinto dando vita ad opere di straordinaria intensità espressiva.

“Le mie dita, intinte nel colore acrilico, hanno creato un serrato corpo a corpo con la materia pittorica. Scolpendo il colore con le mani, ho cercato di dare corpo all'evocazione della “forma mentis” dei luoghi e delle geometrie mentali primordiali…”.

Segni nel colore

I Segni nel colore si muovono dentro, sono segni dentro il colore, percorsi dell'essere, che appartengono a tutti i dinamismi umani e naturali.

I segni corrono veloci, tracciano, incidono, immersi in una pasta liquida di colore e asciugandosi, acquistano un leggero volume plastico.

Si svolge tutto in fretta… gli occhi, sono quelli socchiusi di un bambino, di  chi si abbandona… ed è quello l'istante: lo spazio-tempo svincolato, libero.

Rinasce così, suonando in modo nuovo, la "percezione prima" del mondo.

I segni escono direttamente dagli occhi… in quell'istante, il colore è sguardo liquido, inconscio.

I Segni nel colore rilevati agli occhi, non sono solo uno specchiarsi di tinte o un gioco di motivi e di contrasti, ma sono un'identità nuova del colore, che reso memoria liquida, si libera per farsi mani-polare in un operatività visibile, digitale, resistente, disposta a segnare traccia, a prendere corpo, a fissarsi nel colore… per mescolarsi senza miscelarsi, senza mai confondersi, e pur accostandosi, intrecciandosi, sovrapponendosi ad altri segni.

Il colore mai perde la sua unicità, nel suo indissolubile legame col segno! Questa nuova entità materica, questa nuova identità del segno nel colore, è generata dall’azione… dal movimento.

I colori sono astatici, fortemente plastici e pluridimensionali.

Il segno digitale è vivo, è impresso, come se ancora corresse tra le dita, nell'attimo in cui l'energia si fa creazione. L'impronta pittorica è sgombra, pulita ed essenziale, affonda direttamente nell'archetipo del segno stesso.

I Segni nel colore rappresentano lo spettacolo della vita, la luce che nello spazio illumina la materia e la contamina, contribuendo al suo battito vitale.

Per me i Segni nel colore, così coinvolti in una dinamica cosmica, sono in fondo, la verità della vita stessa!

Nunzio Figliolini

 

la mostra è visitabile dalle ore 10,00 alle 18,00

ingresso libero

Catalogo disponibile in mostra

Per info

milenagrosso64@hotmail.com

info@nunziofigliolini.com

 



Messaggio di Gino il martedì 3 giugno 2014 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Sette Stagioni dello Spirito
2_Estate

Gian Maria Tosatti
a cura di Eugenio Viola

presentazione ufficiale
Accademia di Belle Arti – Aula magna
via Bellini, 36 - Napoli
Venerdì 6 giugno 2014 – ore 11.30

Venerdì 6 giugno 2014 alle ore 11:30, in occasione dell’apertura della mostra 2_Estate, seconda tappa del progetto Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti, a cura di Eugenio Viola, l’Accademia di Belle Arti ospita la presentazione ufficiale dell’opera con una conferenza aperta al pubblico e alla stampa.

2_Estate, seconda tappa del progetto biennale Sette Stagioni dello Spirito, è un intervento site-specific che indaga il concetto di inerzia, una condizione dell’anima affrontata da Gian Maria Tosatti cortocircuitando riferimenti eterogenei: l’approccio “archeologico” di Agamben incontra le riflessioni disilluse dell’ultimo Pasolini di Petrolio, l’impianto ascensionale di matrice dantesca quello introspettivo di Teresa de Jesus, riferimenti cari alla storia dell’arte si prestano alle lacerazioni del presente. Elementi diversi e tra loro distanti, diventano l’espediente sottile di Tosatti per portare avanti una riflessione amara che usa come analogia l'Italia repubblicana, la sua mancanza di progettualità e di identità, per indagare una “malattia dello spirito” comune ad ogni uomo che si lascia scivolare verso la bassezza, in quella che, in definitiva, è un’opera sull'inferno.

Il luogo prescelto per questo secondo intervento del ciclo costituisce, come nel caso precedente, un’altra ferita aperta nel corpo di Napoli. Tosatti si è concentrato su un edificio talmente visibile da essere diventato invisibile, che si staglia sulla centralissima Piazza Dante. Nato nel '600 come monastero, l'edificio ha ospitato la prima anagrafe italiana, istituita a Napoli nel 1809 e tutt’oggi, pur essendo chiuso e versando in condizioni di degrado, conserva all'interno gran parte dei documenti che hanno registrato l'identità dei napoletani per oltre 200 anni. Come per Agamben così per Tosatti, l’indagine storica è solo il riflesso di un’interrogazione assoluta rivolta al presente, ed è proprio cercando di comprendere il presente che l’artista si trova, quasi costretto, ad interrogare il passato.
È in questo senso che Tosatti recupera, in chiave umanistica, il pensiero del filosofo quale unica possibilità di risoluzione di un’identità in funzione del proprio futuro, lo interpreta come postulato dello spirito, avvicinandolo, sorprendentemente, alle “seconde mansioni” descritte da Santa Teresa D’Avila nel suo Castello Interiore, punto di inizio dell’indagine chirurgica dell'artista nel ventre di Napoli.

Tosatti risemantizza uno spazio vuoto, silente, e con un'azione contro natura lo riporta indietro nel tempo quasi volesse apparentemente restituirlo alla sua funzione originaria. In realtà lo elegge a simbolo di una parabola che attraversa l’Italia repubblicana e il suo immobilismo per definire la natura stessa del male all'interno di ogni essere umano.

Il visitatore, dunque, si trova al cospetto di uno spazio di cui egli stesso è corpo, in cui tutto è infinitamente familiare, ma in cui l’ordine è stato meticolosamente progettato, attraverso successioni di informazioni di un processo che restituisce un’installazione polisemicamente complessa, in cui ogni singolo elemento contribuisce alla creazione di un progressivo disvelamento di senso.


INFORMAZIONI
2_Estate
è visibile fino al 5 luglio 2014
presso l’ex Anagrafe Comunale in Piazza Dante, 79 - Napoli
dal martedì al sabato dalle 13 alle 19

(domenica e lunedì su appuntamento)

Il progetto Sette Stagioni dello Spirito è promosso e sostenuto dalla Fondazione Morra,
in collaborazione con Regione Campania, Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, Assessorato al Patrimonio del Comune di Napoli, Seconda Municipalità del Comune di Napoli, Vicariato della Cultura della Curia di Napoli, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Napoli e Provincia, Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, Autorità Portuale di Napoli, e gode del Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporaee.

Ringraziamenti
L’intervento 2_Estate è stato realizzato grazie al sostegno di e al prezioso contributo della Seconda Municipalità del Comune di Napoli.
Si ringrazia l’Accademia di Belle Arti di Napoli, per aver messo a disposizione il lavoro degli allievi Andrea Bolognino, Laura Bonito, Lucrezia Longobardi, Antonio Spagnoletti, Maddalena Tartaro
Un ringraziamento particolare va all’ingegner Sergio Burattini per il lavoro compiuto nell’ambito della preziosa partnership con la Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, alle assistenti dell’artista, Roberta Colavecchio e Sonia D’Alto.
Si ringrazia infine il Servizio Anagrafe della Popolazione ed Elettorale del Comune di Napoli.

UFFICIO STAMPA

Fondazione Morra
Francesca Blandino: Tel. + 39 081 5641655 / Fax. +39 081 5641494
info@fondazionemorra.org

Accademia di Belle Arti di Napoli
Costanza Pellegrini: us.accademiadinapoli@gmail.com + 39 339 7252425

Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee/Museo MADRE



Messaggio di Gino il martedì 3 giugno 2014 alle 08:53   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

2/6/2014

David Pompili

Galleria Siniscalco, Napoli

Filosoficamente. Cartone inciso, decollage di manifesti e macchie di acrilico. Volti su scatole, memorie in bianco e nero sovrapposte a frammenti di colore, per dar vita a un presente irriverente.


 

comunicato stampa

Lunedì 2 giugno alle ore 19.00, alla GALLERIA SINISCALCO in via Carlo Poerio 116 a Napoli, sarà inaugurata la mostra personale dell’artista David Pompili dal titolo “Filosoficamente”. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale ARTEAS in collaborazione con l’IVB – Instituto Vital Brazil di Rio de Janeiro e la UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro.

Scatole quadrate e volti di cartone che inchiodano lo sguardo dell’osservatore: le opere sono memorie in bianco e nero sovrapposte a frammenti di colore che ci riportano ad un presente irriverente e dissacrante. Cartone inciso, decollage di manifesti e macchie di acrilico: questi gli ingredienti caratteristici del lavoro di Pompili che in occasione della sua prima assoluta a Napoli presenta opere inedite mantenendo inalterata la lirica figurativa che contraddistingue la sua produzione artistica dando vita a veri e propri “sguardi visivi” sulle sue memorie private.

Scrive Stefano Frascarelli: «Filosoficamente… ovvero prenderla con filosofia. Sarebbe un po’ come dire prenderla con ironia o addirittura “a ridere”. E il lavoro più recente di David Pompili va proprio in questa direzione. Chi lo conosce sa bene quanto spirito ed autoironia ci sia nel suo modo di fare e vivere; a volte al suo interlocutore appare addirittura scanzonato e d’animo leggero, proprio perché sa applicare un personalissimo filtro a tutto ciò che vede e sente. È abile nello smorzare i contrasti e a trovare una traduzione felice a quanto la quotidianità indistintamente propina.

Ritroviamo questa matrice caratteriale nelle sue opere, anche se solo in modo marginale: quello che risiede profondamente nell’animo dell’artista non sempre appare all’esterno. Ma quando accade spesso è d’obbligo sdrammatizzare. David Pompili non farebbe eccezione in questa dinamica sociale se non fosse che essere artista comporta una irrinunciabile sfacciataggine. Tutto ciò che la sensibilità personale riesce a cogliere trova nel fare arte una via di fuga diretta alla quale è impossibile sottrarsi in virtù di un quieto vivere o, forse, di un desiderio di distrazione. Il rebus composto da scritta e immagine è accattivante, cattura l’attenzione ma, leggendo tra i tagli nel cartone, l’attualità che ci troviamo davanti è a volte drammatica.

Pompili travasa con controllata foga sulle sue tele - anzi, sui suoi cartoni - tutte le riflessioni, le considerazioni e le associazioni mentali che l’intelletto produce e che normalmente chiunque terrebbe per sé. Stappando via cartone e colore l’immagine che rimane si fa più scarna, quasi sindonica. La sintesi a cui è approdato il lavoro di Pompili lascia sempre meno spazio al “significante” per far posto al “significato”: il messaggio è lì, è chiaro, noi che guardiamo dobbiamo solo pulire i filtri e prenderla con filosofia... l’alternativa sarebbe iniziare a parlare».

Organizzazione: ARTEAS – Associazione Culturale. Con la partecipazione di: IVB – Instituto Vital Brazil e UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro. Coordinamento generale: Marco Polito
Allestimento: Józef Czerw. Cura redazionale: Marco Polito. Testi: Stefano Frascarelli

Inaugurazione Lunedì 2 giugno alle ore 19.00

Galleria Siniscalco
via Carlo Poerio, 116 Napoli
lun 17-20, mar-sab 10-13.30 e 17-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 3 giugno 2014 alle 09:20   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Giovedì 5 giugno 2014

 

dalle ore 19:00 si inaugura

 

“ANTOLOGHIA”,

collettiva d'arte al

 

"SABINALBANO STUDIO"

 

contemporary art

 

(Salita Vetriera n. 15, Napoli. Info: +39348/8030029, sabinalbano@yahoo.it, www.sabinalbano.com),

visitabile sino al 26.6.2014 tutti i giorni, eccetto i festivi, su appuntamento. Ingresso gratuito. Ouverture della serata con la performance di danza contemporanea "Pinball" Work in progress a cura di Movimento Danza. Alessandra Di Ronza photograph.

 

Una pluralità di linguaggi artistici…

Gianni Abbamondi-Marco Abbamondi-Cristina Ascarelli-Maurizio Bonolis-Gianluca Carbone-Stefano Ciannella-Carmine dello Ioio-Roberto di Bianco-Salvatore Graf-Shatzy Mosca-Antonio Mele-Giuseppe Panariello-Maurizio Rodriquez-Ettore Testaverde-Maurizio Todisco…

Nel nuovissimo open space di Sabina Albano, al fine di tracciare una storia densa di fermenti diversi che dura da ormai circa dieci anni…

Sabina Albano, sempre attenta alle più originali tendenze nel campo dell'arte e della moda… Al talento e all'estro di 15 creativi la missione di raccontare, ognuno col suo codice…le differenti declinazioni che l'estrinsecazione artistica ha conosciuto in quasi una decade di mostre ed esposizioni. Un corpus allestivo che è un vero e proprio iter nel tempo e nello spazio, teso ad accostare e a far dialogare…

L'astratto accanto al figurativo, l'informale e il gestuale, il materico e il surreale, chiamando a raccolta tecniche svariate: dall'acquerello, alla china, dall'acrilico, all'olio, dalle paste cementizie e le resine, sino a inserti di tessuto, plastici o a supporti di legno, tela e ferro.

 



Messaggio di Gino il mercoledì 4 giugno 2014 alle 09:11   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

4/6/2014

Vincenzo Ruocco

Pinacoteca Provinciale di Salerno, Salerno

L'ombra che fugge... Ti assomiglia. Tutte le opere presentate sono in stretta connessione con le caratteristiche culturali dell'artista i cui luoghi di origine non sono solamente geografici, ma storici, 'preistorici'.


 

comunicato stampa

L'evento si presenta come una rassegna di metafore visive su ciò che è l’uomo e lo spirito dei luoghi che lo accolgono. Tutte le opere presentate sono in stretta connessione con le caratteristiche culturali dell’artista i cui luoghi di origine non sono solamente geografici, ma storici, “preistorici”.

In sostanza le opere seguono un filo che, partendo da epoche lontane, lontanissime nel tempo, e passando per civiltà arcaiche, antiche, moderne, si dipana nella contemporaneità con tutte le influenze possibili. La mostra, in prevalenza dipinti su legno, traccia un percorso emotivo che non vuole essere una collocazione di immagini in uno spazio-tempo ben definito ma, piuttosto, un recupero di quella “primordialità” che è sempre presente nel comportamento umano e nei luoghi del suo vivere.

Vincenzo Ruocco

Vincenzo Ruocco è docente di Storia dell’ Arte e Discipline Pittoriche nella scuola secondaria superiore dove si occupa anche di Laboratori per la Sperimentazione dei Linguaggi Visivi. Vive e lavora a Salerno. Hanno scritto di lui Michele Prisco (scrittore), Michele Bonuomo (direttore pagina culturale “Il Mattino”), Massimo Bignardi (critico, curatore), Beatrice Salvatore (critico), Marco Alfano (critico, curatore), Gabriella Taddeo (direttrice Museo di Ogliara (SA), Antonio Castaldi (scrittore).

Inaugurazione Mercoledì 4 Giugno ore 18.30

Palazzo Pinto, Arco Catalano
via Mercanti, 63 Salerno
tutti giorni 18.30-21
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 5 giugno 2014 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

5/6/2014

Robert Barry / Botto & Bruno

Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Le parole sono lo strumento principale del lavoro di Barry, in mostra si avvicendano wall-pieces, floor-pieces, grandi tele e la nuova serie Incomplete su carta e legno. Nei loro ultimi lavori su carta, Botto & Bruno riflettono sul rapporto figura-paesaggio, sul legame tra gli uomini e l'ambiente.


 

comunicato stampa

Robert Barry

La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Robert Barry, giovedì 5 giugno 2014 alle ore 19.00, in presenza dell’artista.
Robert Barry (New York, 1936, vive e lavora nel New Jersey), uno dei padri fondatori dell’Arte Concettuale, presenta per la sua terza personale alla galleria Alfonso Artiaco (2007, 2011) opere che continuano ad esplorare e investigare i diversi supporti materici.
Le parole, strumento principale del suo lavoro, sono disegnate con matita o inchiostro, alcune volte tramite stencil, altre realizzate in MDF. Le superfici utilizzate vanno dalla carta al legno grezzo, dalla tela alle pareti della galleria. Il mezzo di presentazione cambia (per Barry tutte le superfici hanno un potenziale) eppure le idee e l’estetica rimangono coerenti.

Le opere di Barry sono, in un certo senso, austere. Superfici e parole pulite esercitano un fascino visivo mentre la lettura delle parole scelte dall’artista permette di entrare nei lavori e di appropriarsi del senso o dell’atmosfera che queste veicolano.
Nelle opere di Barry, tuttavia non esistono riferimenti definiti. Bisogna essere disposti a mettere in discussione e ad esplorare le connessioni possibili, sia dal punto di vista dell'artista che da quello dello spettatore. Attraverso ciascuna delle decisioni formali, Barry offre l’opportunità per letture più specifiche del lavoro senza mai ricercare una narrativa da indovinare.

Nelle quattro stanze che ospitano le opere dell’artista si avvicendano wall-pieces, floor-pieces, tele di grandi dimensioni e la nuova serie INCOMPLETE su carta o su legno, che dà il titolo alla mostra.

Il testo, nei lavori della serie INCOMPLETE, è singolare e centrato. Le lettere sono tutte maiuscole e ogni opera riporta una sola parola: " INCOMPLETE ... ". Nonostante non sia stata scritta in grassetto, Barry ha scelto un carattere forte e solido che apparentemente riesce a reggere l’intera superficie. Tuttavia, l'oggetto e i puntini di sospensione ( "..." ) lasciano spazio per altro. Cosa sia questo “altro” diviene poi oggetto di negoziazione tra lo spettatore e l’artista. Barry, infatti, ha creato opere che sono allo stesso tempo complete ed incomplete.

La sua prima personale in un museo è stata nel 1971 alla Tate di Londra e successivamente ha esposto allo Stedelijk di Amsterdam, al Folkwangmuseum Essen in Germania, Museum of Conceptual Art a San Francisco, al Musée St. Pierre, Art Contemporain a Lyon, Francia, all’Haags Gemeentemuseum a Den Haag, Olanda, al Dum Umeni Brno in Repubblica Ceca, e al Kunsthalle Nurnberg, tra gli altri.

Mostre collettive con lavori di Robert Barry si sono tenute al Guggenheim Museum, New York, Seattle Art Museum, Seattle, Jewish Museum, New York, Kyoto Museum of Fine Arts, Kyoto, Museum of Modern Art, New York, e tanti altri.

Le sue opere sono incluse nelle collezioni del: Whitney Museum of American Art, New York, Van Abbemuseum, Eindhoven, Stedelijk Museum, Amsterdam, Panza Collection, Varese, Ludwig Collection, Cologne, Museum of Modern Art, New York, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C., Musée National d’Art Moderne, Centre George Pompidou, Paris, Kunstmuseum Basel, Basel, National Gallery of Art, Washington, D.C., The Solomon R. Guggenheim Museum, New York, Museum für Monderne Kunst Frankfurt am Main, Frankfurt, Museum of Contemporary Art Los Angeles, Los Angeles, and the Musée d’Orsay, Paris, tra molti altri.

------------

Botto & Bruno
Silent walk

La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Botto & Bruno, giovedì 5 giugno 2014 alle ore 19.00, in presenza degli artisti.

Siamo partiti da una frase di Jan McEwan che dice riferendosi alla vita: ‘Si fanno delle cose e poi si muore’, ebbene i nostri personaggi hanno deciso di fare delle cose affinchè il territorio non muoia. Sono gesti semplici, azioni non eclatanti ma che vogliono dare lo spunto a chi li guarda di non subire situazioni che ad una prima lettura sembrano non avere una via d’uscita.

Abbiamo cercato in questi ultimi lavori di riflettere sul rapporto figura-paesaggio (cercando di capire come le persone possono aiutare il territorio ad essere salvato), sul legame tra gli uomini e l’ambiente e sul fatto che la dialettica tra città e natura sarà l’unica via possibile per ridare vita e futuro alle nostre città.

Osservando lo spazio espositivo abbiamo lavorato sul macro e sul micro.
Un grande wall paper presenta una figura di dimensioni elevate.
Il paesaggio in lontananza non ha architetture ma solo cielo e natura separato dalla figura da una rete metallica che ha uno squarcio per permettere un dialogo con la figura.
Il personaggio non visibile in volto tiene delle forbici ed una lunga striscia di paesaggio, è come se si stesse costruendo un proprio percorso di lettura del mondo, una visione del tutto personale.
Le figure presenti nelle opere hanno dimensioni notevoli e sono intente, con un megafono artigianale fatto da loro, a parlare a chi vuole ascoltare. Si rivolgono al paesaggio. Non si sa cosa stiano dicendo ma ognuno di noi può colmare questo quesito con la propria sensibilità. E’ un dialogo mentale, un tentativo ultimo di relazionarsi con ciò che li circonda. Un modo di riappacificarci con il paesaggio dopo anni di soprusi.
Altri piccolissimi lavori percorreranno il perimetro di una stanza.
Ci piaceva l’idea che il paesaggio diventasse come una colonna sonora, un flusso di immagini che raccontano senza una fine i cambiamenti del territorio.
L’idea è di passeggiare tra le stanze della galleria silenziosamente, dopo tanto rumore e frastuono, ascoltando la natura che finalmente ha preso il sopravvento sull’architettura e che ci avvolge in una sorta di abbraccio. (Botto & Bruno)

Botto & Bruno vivono e lavorano a Torino.
Hanno partecipato a numerose rassegne internazionali tra le quali nel 2000 al Palazzo delle Esposizioni a Roma con la personale dal titolo “Under my red sky”. Nel 2001 sono presenti alla 49° Biennale di Venezia curata da Harald Szeemann con un progetto intitolato “House where nobody lives”. Nel 2002 sono invitati alla Biennale internazionale di Busan in Corea e nel 2003 al Mamco di Ginevra con una mostra monografica.
Nel 2004 sono chiamati a fare un progetto site specific alla Caixa forum di Barcellona. Sempre nel 2004 una personale al Mamac di Nizza. Nel 2005 realizzano i costumi e l’arredo scenico per il Don Giovanni di Mozart per il Teatro Carlo Felice di Genova con la regia di Davide Livermore.
Nel 2006 progettano un lavoro permanente per la stazione di piazzale Augusto a Napoli. Nel 2007 per il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato realizzano un progetto negli spazi del museo. Nel settembre del 2008 presentano una nuova installazione per Le Printemps de septembre a Toulouse curata da Christian Bernard. Nel 2009 partecipano ad una collettiva allo IAC di Villeurbanne a Lione ed alla Kunsthalle di Helsinki. Sempre nel 2009 realizzano le scene per lo spettacolo teatrale Quattro atti profani per il Teatro Stabile di Torino con la regia Valter Malosti. Nel 2010 sono invitati alla 8th biennale di Shanghai e realizzano per la centrale ecotermica ETS di Ivrea una installazione pubblica permanente. Nel 2011 sono presenti alla collettiva presso il Parc du la Villette a Parigi Nel 2012 vincono il premio Madrid Photo e sono invitati dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid per una personale. Nel 2013 realizzano un lavoro site specific al Pav di Torino. ankfurt am Main, Frankfurt, Museum of Contemporary Art Los Angeles, Los Angeles, and the Musée d’Orsay, Paris, tra molti altri.

Inaugurazione giovedì 5 giugno 2014 ore 19

Galleria Alfonso Artiaco
Palazzo De Sangro - Piazzetta Nilo n° 7 cap 80134 Napoli
Orario: Lunedì - Sabato ore 10-20
Ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 5 giugno 2014 alle 08:48   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 5 all'undici giugno 2014
Urban Sketchers / Gino Ramaglia - Artisti in Vetrina.


 [Vedi la foto originale]
GALLERIA GINO RAMAGLIA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
info@ginoramaglia.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Artisti in Vetrina
orario: Da Giovedì a sabato ore 10-00 20-00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 5 giugno 2014. ore 19.00
curatori: Caroline Peyron
autori: Simonetta Capecchi, Federico Gemma, Nina Johansson, Franco Lancio, Caroline Peyron
patrocini: Accademia di Belle Arti Napoli
genere: arte contemporanea, performance - happening, serata - evento, collettiva

Urban Sketchers & Gino Ramaglia Artisti in Vetrina in Mostra a Napoli dal 5 /11 giugno 2014

35 disegnatori da 10 diversi paesi saranno a Napoli questa settimana: tornano gli
Urban Sketchers con la terza edizione del workshop internazionale, per andare alla scoperta della città e delle sue variegate e molteplici collezioni, nei musei e dietro le quinte, nei loro laboratori e depositi, ma anche nei vicoli movimentati e nei mercati affollati. Come rappresentare il contrasto tra ordine e disordine, come rendere la percezione di un singolo oggetto nella moltitudine di persone, segni, oggetti e manufatti che costituiscono e rendono peculiare questo vivace ambiente urbano? Una raccolta disegnata di opere d'arte e oggetti di ogni tipo, di persone, di piante e di animali: ognuno di noi creerà il proprio inventario, il proprio catalogo ragionato, la propria collezione della città.

Con Simo Capecchi, Federico Gemma, Nina Johansson, Caroline Peyron e la collaborazione di Franco Lancio

www.inviaggiocoltaccuino.com
workshops.urbansketchers.org
www.urbansketchers.org


Quattro eventi sono aperti a tutti. Vi invitiamo a partecipare e a diffondere l'invito:

Venerdì 6 Giugno ore 9.00 - 13.00
Museo di Zoologa a via Mezzocannone:
Tza Tzi e Ki, una mostra di Franco Lancio che dura una mattina.

Venerdì 6 Giugno ore 21.00
al RIOT studio a Palazzo Marigliano, Teatri35 si esibiscono
una performance di tableaux vivants e live sketch:
posti limitati, prenotare via mail: simo.capecchi@gmail.com / riotstudio39@gmail.com

Sabato 7 Giugno ore 19.00
da Ramaglia / Artisti in vetrina,
un aperitivo e una mostra (da giovedì 5 a mercoledi 12) di quaderni e disegni degli Urban Sketchers

Domenica 8 giugno ore 15.00/18.00
a Palazzo Reale, lo "SketchCrawl" ovvero un appuntamento libero di disegno collettivo tra il giardino, i cortili e la terrazza sul porto.

simo capecchi - naples, italy
blog: www.inviaggiocoltaccuino.com
@urban sketchers: www.urbansketchers.org

info@ginoramaglia.it



Messaggio di Gino il giovedì 5 giugno 2014 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 5 giugno al primo agosto 2014
Robert Barry


 [Vedi la foto originale]
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Piazzetta Nilo 7 (80134)
+39 0814976072 , +39 08119360164 (fax)
info@alfonsoartiaco.com
www.alfonsoartiaco.com
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Robert Barry (New York, 1936, vive e lavora nel New Jersey), uno dei padri fondatori dell’Arte Concettuale, presenta per la sua terza personale alla galleria Alfonso Artiaco (2007, 2011) opere che continuano ad esplorare e investigare i diversi supporti materici.
orario: da lunedì a venerdì ore 10-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 5 giugno 2014. ore 19
autori: Robert Barry
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il sabato 7 giugno 2014 alle 09:00   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 7 al 16 giugno 2014
Terra, Aria, Fuoco, Acqua, Impatto del “Cantico delle Creature” sull’uomo moderno.


 [Vedi la foto originale]
PINACOTECA D'ARTE MODERNA LE PORTE
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Chiatamone 57 (80121)
+39 , +39 (fax), +39
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Mostra collettiva ITINERANTE di pittura, scultura e fotografia, la cui prima tappa è stata ad aprile 2014 alla Galleria “La Pigna” UCAI di Roma, nel Palazzo Pontificio Maffei Marescotti di proprietà del Vaticano.
orario: ore 10.30-13.30 : 16.30-19.30, domenica chiuso
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 7 giugno 2014. ore 17,30.
catalogo: in galleria. In occasione della Mostra è stata realizzata una brochure a colori presentata dal curatore della mos
curatori: Gennaro Corduas, Rosario Pinto
autori: Rossella Andriani, Anna Maria Artegiani, Giulio Belloni, Stefano Benazzo, Manuel Benjumeda, Fiorenzo Bertin, Lino Bianco, Maria Bonfiglio, Milvia Bortoluzzi, Alda Boscaro, Laura Bruno, Roberto Campagna, Fabio Castagna, Maria Colletti, Alba D'Alpaos, Claudio De Pasquale, Geltrude De Simone, Anna Nunzia Ercole, Carolina Ferrara, Luisella Furlan, Anna Galanga, Ida Gorgolini, Francesca Guetta, Carmine Carlo Maffei, Sandra Marcelloni, Giovanna Marrone, Mario Masoli, Aurora Mazzoldi, Teresa Palombini, Paola Augusta Pettini, Salvatore Piras, Liana Piva, Elettra Spalla Pizzorno, Mirella Proietti, Nanda Rago, Pierluigi Ricci, Gioacchino Rinallo, Nicola Romilio, Mirko Roncelli, Raffaello Rubino, Lucillo Santesso, Claudio Scandura, Lucia Simeone, Giacomo Giovanni Stecca, Federico Tamburri, Angelo Timpanaro, Miriam Tornese, Maria Tufano, Anna Turro, Maria Felice Vadalà, Valentina Valente, Lilia Viriglio, Canziana Virtù, Claudia Vivian, Enzo Zanetti, Lello Zito
patrocini: Con i Patrocini Morali della Regione Campania e del Comune di Napoli.
note: A cura di:
Associazione Culturale Napoli Nostra - Vico Berio 4, 80132 – Napoli (di fronte Galleria Umberto I)
tel 0814249786 telefax 081415123 ore 10.oo - 13.oo : 16.3o - 19.3o
info@napolinostra.com - www.napolinostra.com - www.facebook.com/napolinostra

Direzione Artistica:
ing. Gennaro Corduas, cell. 339 3218464, e-mail: direttore@napolinostra.com
genere: arte moderna e contemporanea, collettiva


Messaggio di Gino il martedì 10 giugno 2014 alle 12:35   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

A Napoli mostra collettiva di artisti aderenti al Movimento Artistico Culturale

Esasperatismo – Logos & Bidone

(Fondatore Professore Adolfo Giuliani)

Il 25  giugno 2014, ore 18:00, presso la sede di Azimut Consulenza Spa, via Filangieri n.36 Napoli

Si terrà il 25 giugno 2014 alle ore 18:00,  presso la sede della società Azimut Consulenza Spa di Napoli, via Filangieri n 36 (Palazzo Mannajuolo), la mostra collettiva di artisti aderenti al Movimento artistico culturale Esasperatismo – Logos & Bidone  (fondatore Professore  Adolfo Giuliani).

La mostra collettiva, curata da Elena Tabarro e Stelvio Gambardella, nasce per manifestare il pensiero esasperatista che attraverso canoni ben precisi vuole liberamente raccontare il sentimento degli artisti nei confronti delle problematiche sociali attuali che mettono a dura prova la vivibilità dell’esistenza.

In sintesi, il Movimento “ Esasperatismo”, denuncia la sofferenza del vivere quotidiano  nell’attuale momento storico-culturale.

Durante la manifestazione avrà luogo un reading poetico con  l’intervento di attori  e scrittori.

Introdurrà la manifestazione il giornalista e scrittore Domenico Raio.

Espongono gli artisti : Adriana Caccioppoli, Antonio de Chiara, Elena Tabarro, Francesca Buommino, Giovanni Ariano, Giuseppe di Franco, Valentina Guerra,  Imma Sicurezza, Lucia Iovino, Manuela Vaccaro, Mirta , Paolo Napolitano, Antonio Pugliese, Rita Lepore, Roberto Elia, M.Antonietta Robucci, Rosario Mazzella, Alfredo Sansone, Silia Pellegrino, Silvia Rea, Antonella Sirignano, Stelvio Gambardella, Susi Provenzale, Walter Elia.

All’inaugurazione interverrà il fondatore del Movimento Prof. Adolfo Giuliani

AZIMUT Consulenza Spa  E’ il principale gruppo italiano indipendente nel risparmio gestito,  orientato prevalentemente nella vendita di prodotti finanziari e polizze vita che  negli  ultimi anni   ha aperto le proprie porte  ospitando mostre di opere di grandi artisti contemporanei,  conciliando arte e finanza.

Mostra collettiva del Movimento Esasperatismo – Logos & Bidone

Società Azimut Sim Spa sede di Napoli

Via Filangieri n°36 (Palazzo Mannajuolo)

Napoli  - 25 giugno 2014 alle ore 18:00

 



Messaggio di Gino il martedì 10 giugno 2014 alle 12:42   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

 



Messaggio di Gino il martedì 10 giugno 2014 alle 12:45   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

 



Messaggio di Gino il mercoledì 11 giugno 2014 alle 08:58   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

11/6/2014

Runo Lagomarsino

Galleria Umberto Di Marino, Napoli

Ears go deeper than eyes can see. Ceramiche artigianali disposte su fogli di cartone. Questi oggetti, creati a seguito di ritrovamenti di cocci sulle spiagge delle Mauritius, assumono un'esistenza autonoma ambigua.


 

comunicato stampa

----- english

La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, mercoledì 11 giugno 2014, la personale di Runo Lagomarsino dal titolo Ears go deeper than eyes can see. Il passato recente o remoto, nelle modalità in cui è stato rappresentato, messo alla prova, rifiutato, ridefinito, così come i processi storici che sono in grado d'influenzare gli assetti socio-politici attuali, costituiscono la cornice all'interno della quale si muove l'indagine dell'artista svedese di origini argentine. Il lavoro di Runo Lagomarsino si pone alla ricerca di fratture, narrazioni altre o misconosciute, grazie alle quali smantellare il sapere tradizionale, permettendo di leggere passato e futuro da nuovi punti di vista.

Nell'opera che dà il titolo all'esposizione, Ears go deeper than eyes can see, una serie di ceramiche artigianali sono disposte su fogli di cartone. Questi piccoli oggetti, creati a seguito di personali ritrovamenti di cocci di ceramica sulle spiagge delle Mauritius, assumono un'esistenza autonoma ambigua. Da un lato, infatti, fanno eco ai criteri di catalogazione scientifica per l'esposizione di reperti archeologici, dall'altro mettono in evidenza la fragilità delle proprie forme generate dalla pressione del gesto umano sulla materia malleabile.

Nella stessa stanza, due pile di poster mettono a confronto momenti diversi della conquista occidentale dell'America Latina: attraverso un'illustrazione tratta dal libro El primer nueva corónica y buen gobierno (1612-1616) di Felipe Guaman Poma de Ayalas (uno dei testi fondamentali per la ricostruzione della cultura Inca) e un disegno di Mathias Goeritz, autore di un'importante riconsiderazione del Modernismo in Sud America attraverso il Manifesto dell'Architettura Emozionale (1953).
L'indagine scrupolosa che Runo Lagomarsino conduce intorno al colonialismo e al relativo dibattito storiografico implica, quindi, il punto di vista come premessa ideologica determinante per il prevalere di una cultura rispetto ad un'altra. Il senso di appartenenza ad una specifica comunità, infatti, gioca un ruolo decisivo rispetto alla narrazione degli avvenimenti e al peso che questi poi assumono nell'immaginare un futuro possibile.
Su questo crinale l'artista s'interroga rispetto alla definizione di ogni supposta "identità coloniale" a latitudini diverse, in modo da offrire molteplici prospettive, includendo anche uno sguardo critico sui linguaggi abitualmente usati dagli artisti e dai teorici per descrivere il colonialismo.

Nella seconda stanza, il dettaglio di una corona turrita viene stampato ripetutamente sulle pareti come a creare una lunga barriera. Il timbro riporta alla mente i controlli di frontiera su passaporti e visti: un'autorizzazione ufficiale governativa al di sopra della quale, però, sono sospesi i Sun drawing blu. La dimensione del viaggio in quanto "spazio politico" ha spesso obbligato a riconsiderare i punti di riferimento, allo stesso modo le migrazioni modificano continuamente le identità personali verso direzioni inaspettate. I disegni sono il risultato della semplice azione di esporre ogni foglio di carta al sole del Mediterraneo, immergendolo poi nel mare e dando voce in questo modo ai segreti delle mille storie in essi contenute. In For the ghosts and the raving poets, infatti, una lampadina è lasciata sul pavimento, pronta a ad essere sospesa e accesa durante le ore di chiusura della galleria. Una luce che i visitatori non vedranno mai e che risplende come una piccola simbolica presenza in memoria di quei fantasmi.

Infine, Following the Light of the Sun, I Only Discovered the Ground pone l'accento sulle dinamiche di potere legate al giudizio storico e culturale. Una proiezione di diapositive mostra materiali recuperati dall'archivio di Zurab Tsereteli, artista russo-giorgiano incaricato di realizzare la scultura più alta del mondo per le celebrazioni del 500° anniversario del viaggio di Cristoforo Colombo. La statua, infatti, non è mai stata assemblata per intero per via di continui rifiuti da parte delle istituzioni americane, così che i suoi componenti hanno peregrinato per più di vent'anni prima di trovare una collocazione definitiva a Porto Rico, dove è attualmente in corso l'assemblaggio. Le immagini sono accompagnate dalle note dell'inno russo, creando possibili fraintendimenti e sottolineando lo spiazzamento e l'arbitrarietà insiti nella scrittura di ogni storia.

Runo Lagomarsino, 1977,vive e lavora a San Paolo e Malmö
Principali mostre personali e collettive:
2014
Der Leone Have Sept Cenbeças, CRAC Alsace, Altkirch, a cura di Filipa Oliviera e Elfi Turpin
Under the Same Sun , Guggenheim Museum, New York, a cura di Pablo León de la Barra
Ir para volver - Leaving To Return, 12° Bienal de Cuenca, a cura di Jacopo Crivelli Visconti e Manuela Moscoso
2013
We have everything, but that's all we have Mendes Wood DM, São Paulo
The G in Modernity Stands for Ghosts Mellanrummet, Nils Staerk, Copenhagen
2012
Even Heroes Grow Old Index, The Swedish Contemporary Art Foundation, Stockholm, a cura di Helena Holmberg
The Unexpected Guest Liverpool Biennal, Liverpool. a cura di Lorenzo Fusi
2011
Untitled (12th Istanbul Biennial), 2011 - Istanbul. - a cura di Adriano Pedrosa e Jens Hoffmann
Speech Matters Danish Pavilion at the 54th Venice Biennale, Venice, a cura di Katerina Gregos
Violent Corners ar/ge kunst Galerie Museum, Bolzano, a cura di Luigi Fassi
Trans Atlantic Art Statements, Basel
2010
Between an Imperial system and a Metric System Present Future, Artissima, Torino
The Horizon Line is here (Tornare Per Partire) Galleria Umberto di Marino, Napoli, a cura di Lorenzo Bruni
2009
Report on Probability Kunsthalle Basel, a cura di Adam Szymczyk
2008
Annual Report: A Year in Exhibitions The 7Th Gwangju Biennale, Gwangju

----- english below

The Galleria Umberto Di Marino is pleased to present, the solo show by Runo Lagomarsino entitled
Ears go deeper than eyes can see on Wednesday June 11, 2014
The remote or recent past, or rather, the ways in which it has been represented, challenged, rejected and renamed. and the way historical processes are able to influence current socio-political forms, is the framework for the research by the Swedish artist, originally from Argentina. Lagomarsino’s work involves a search for fractures, different or misunderstood narratives which can help to dismantle traditional forms of knowledge, making it possible to read the past and visualise the future from other standpoints.

In the work that also gives name to the exhibition, Ears go deeper than eyes can see, a series of handcrafted ceramics are arranged on sheets of of cardboard. These small objects, created after the personal discovery of pottery shards on the beaches of Mauritius, have an ambiguous existence. On the one hand, they refer to the criteria used for scientific cataloguing required for the display of archaeological finds. On the other hand, they emphasise the fragility of their forms created by the pressure of the human hand pressed against the malleable material.

In the same room, two piles of posters offer a comparative insight into different phases of conquest of Latin America by the western world: an illustration from the book entitled The First New Chronicle and Good Government (1612-1616) by Felipe Guaman Poma de Ayalas (one of the key texts for reconstructing Inca culture) and a drawing by Mathias Goeritz, author of an important discussion of Modernism in Latin America published in the Manifesto of Emotional Architecture (1953).
Runo Lagomarsino painstaking investigation of colonialism and the surrounding historical debate therefore implies a point of view as a crucial ideological premise for the dominance of one culture over another. The sense of belonging to a specific community plays a decisive role in relation to the narrative of events and their significance for imagining a possible future.
This is the perspective from which the artist explores the definition of each supposed "colonial identity" at different latitudes in order to offer multiple viewpoints. He also adopts a critical stance towards the languages traditionally used by artists and theorists to describe colonialism.

In the second room, a detail of a turreted tower has been repeatedly printed on the walls, creating endless long barrier. A stamp brings to mind the border controls of passports and visas – an official form of governmental authorisation (the stamp is a fragment of the coat of arms of the city of Naples) -. above which a series of blue Sun drawings have been hung. The idea of travel as a "political space" has often led to a reconsideration of reference points, just as migrations constantly modify personal identities in unexpected directions. The drawings are the result of the simple action of exposing each sheet of paper to Mediterranean sunlight, dipping them into the sea in an attempt trying to give voice to the secrets of the thousands of stories contained within them.
In the work For the ghosts and the raving poets, a light bulb lies on the floor, ready to be hung up and lit when the gallery is closed.. It is a light that visitors will never see, shining as a small symbolic presence in memory of these ghosts.

In the end, Following the Light of the Sun, I Only Discovered the Ground emphasises the power dynamics related to cultural and historical judgments. The piece is a slide projection based on photographs retrieved from the archive of Zurab Tsereteli, - a Georgian-Russian artist commissioned to build the tallest sculpture in the world to celebrate the 500th anniversary of Christopher Columbus’ voyage of “discovery”. The statue has never been completely assembled because it was continuously rejected by several American institutions. Its constituent parts have been moved around for over twenty years before finding a permanent display location in Puerto Rico where the statue is currently being assembled. The images are accompanied by the Russian national anthem, creating possible misunderstandings that accentuate the idea of displacement and the arbitrary nature of history writing.


Runo Lagomarsino, born 1977, lives and works in São Paulo and Malmö
Selected solo and group exhibitions:
2014
Der Leone Have Sept Cenbeças, CRAC Alsace, Altkirch, curated by Filipa Oliviera and Elfi Turpin
Under the Same Sun , Guggenheim Museum, New York, curated by Pablo León de la Barra
Ir para volver - Leaving To Return, 12° Bienal de Cuenca, curated by Jacopo Crivelli Visconti, and Manuela Moscoso
2013
We have everything, but that's all we have Mendes Wood DM, São Paulo
The G in Modernity Stands for Ghosts Mellanrummet, Nils Staerk, Copenhagen
2012
Even Heroes Grow Old Index, The Swedish Contemporary Art Foundation, Stockholm, curated by Helena Holmberg
The Unexpected Guest Liverpool Biennal, Liverpool, curated by Lorenzo Fusi
2011
Untitled (12th Istanbul Biennial), 2011 - Istanbul. - curated by Adriano Pedrosa and Jens Hoffmann
Speech Matters Danish Pavilion at the 54th Venice Biennale, Venice, curated by Katerina Gregos
Violent Corners ar/ge kunst Galerie Museum, Bolzano, curated by Luigi Fassi
Trans Atlantic Art Statements, Basel
2010
Between an Imperial system and a Metric System Present Future, Artissima, Torino
The Horizon Line is here (Tornare Per Partire) Galleria Umberto di Marino, Napoli, curated by Lorenzo Bruni
2009
Report on Probability Kunsthalle Basel, curated by Adam Szymczyk
2008
Annual Report: A Year in Exhibitions The 7Th Gwangju Biennale, Gwangju

Inaugurazione 11 giugno dalle ore 20 alle ore 22

Galleria Umberto Di Marino
via Alabardieri, 1 Napoli
lun-sab 15-20
Ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 11 giugno 2014 alle 08:59   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

11/6/2014

Betty Bee

Essearte galleria pro-oggetto, Napoli

Script. Un viaggio nell'affermazione dell'identita' attraverso l'esibizione di un'intimita' totale, non mediata da immagini di gusto provocatorio ma da pensieri nudi scritti direttamente sulle pareti.


 

comunicato stampa

a cura di Ciro Delfino

Nell’ambito della rassegna Tanto di personale, la galleria ESSEARTE del collettivo SCU8 presenta la mostra SCRIPT, personale di Betty Bee, a cura di Ciro Delfino.

Dotata di una straordinaria delicatezza e forza espressiva, capace di riflettere sulla decadenza della rappresentazione delle arti visive utilizzando diversi mezzi espressivi, dalla fotografia alla performance, dal video alla pittura, Betty Bee, artista di fama internazionale, espone le sue opere nel cuore del centro storico di Napoli, proprio a pochi passi da dove è nata.
SCRIPT è un piccolo viaggio nell’affermazione forte della sua identità, singolare e stimolante, attraverso l’esibizione di una intimità totale, non mediata da immagini di gusto provocatorio, ma da pensieri nudi scritti direttamente sulle pareti, memoria forte e indelebile del sé.

Accanto a questa installazione 8 tele, a rappresentare l’innocenza mai scalfita dell’artista, tenuta stretta dentro di sé, sopravvissuta grazie alle reti che, nelle sue opere, “limitano e proteggono” dal mondo esterno. E, per la prima volta presentata come vera e propria scultura, la sua Sirena, sintesi e compendio della fantasia creativa di Betty, icona ripetuta costantemente nel suo lavoro in forme, colori e dimensioni sempre diverse.

La mostra sarà accompagnata, come di consueto, dall’opuscolo-catalogo edito da arte’m che include il testo critico di Ciro Delfino, curatore della mostra, e un’acuta intervista all’artista di Maria Savarese.

BETTY BEE
Nata a Napoli nel 1962, dove vive e lavora, ha esposto dal 1993, ininterrottamente, in Italia e all’estero, riscuotendo sempre assoluto interesse e successo. Tra le altre: Palazzo Reale di Caserta, 1995; Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1996; Centre for Contemporary Art, Amsterdam, 1996; Castel Sant’Elmo, Napoli, 1999; Rupertinum Museum, Salisburgo, 2000; Biennale Valencia 2001; Certosa di Padula 2003; Maschio Angioino (Napoli), Nada Art Fair Miami, 2004; Pan Palazzo delle Arti Napoli, 2005; Chelsea Art Museum, New York, 2006; Maxxi di Roma, Palazzina Reale di Firenze, Festival di Ravello, 2007; Dorsky Gallery, (New York), Istituto Italiano di Cultura, (New York), 2008; Religare Arts, Nuova Delhi, 2009; Complesso del Vittoriano (Roma), Cam Casoria per la 54° Biennale di Venezia, Palazzo Zenobio (Venezia), 2011; Museo del ‘900, Milano, 2013.

ESSEARTE nasce come spazio pro-oggetto che mette l'opera al centro della discussione per promuovere e rinsaldare la contiguità tra l’artista e il suo fare. ESSEARTE è uno spazio espositivo pensato da artisti per gli artisti dove creare arte accessibile ed incontrare un pubblico nuovo, magari lontano dalle solite logiche del mercato dell'arte ma curioso, appassionato e desideroso di avvicinarsi all'affascinante mondo dell'arte contemporanea.

Ufficio Stampa
Alba La Marra
info@essearte.it
347.1276800

Inaugurazione mercoledì 11 giugno, ore 19

Essearte galleria pro-oggetto
via Nilo 34 Napoli
mar-ven ore 11-13.30/16-18.30, sab 11-13.30 o su appuntamento
Ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 11 giugno 2014 alle 08:59   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

11/6/2014

Iole Cilento

Galleria 3F Fiorillo Arte, Napoli

Ardore. Installazioni luminose, plastiche e pittoriche; contenitori di storie da guardare e ascoltare, aspettando il crepuscolo in una corte incantata.


 

comunicato stampa

Per tutti gli amanti di arte e letteratura, una mostra di opere inedite sulle arti sorelle viste attraverso gli oggetti magici del quotidiano: installazioni luminose, plastiche e pittoriche come contenitori di storie, da guardare e ascoltare, aspettando insieme il crepuscolo in una corte incantata.

mercoledì 11 h 19/21 serata inaugurale:
incontro con Giulio Baffi e Riccardo Lattuada
proiezione di estratti da le Parodie del quartetto Cetra
al termine performance dell’artista
(ambiente sonoro Paolo Coletta, movimento Alessandra Petitti)

giovedì 12, mercoledì 18 e giovedì 19 h 19/21 :
Valeria Frallicciardi e Imma Villa leggono
brani da Calvino, Flaubert, Gautier, Ortese e Stevenson,
proiezione di estratti da le Parodie del quartetto Cetra
al termine performance dell’artista
(ambiente sonoro Paolo Coletta, movimento Alessandra Petitti)

‘…Gli oggetti che ci circondano nutrono l’immaginario, e recano il segno di milioni di esperienze, di amori, di sofferenze, che ci attraversano senza poter opporre resistenza, evocando le storie che abbiamo amato e i personaggi in cui ci rispecchiamo.
Così, nelle istallazioni di Iole Cilento, un merletto artificiosamente tinto, dal disegno festoso, come il luccichio che attrae le gazze, si è riversato fuori dai bauli di merci acquistati a credito da Emma Bovary. Le fiale di un vecchio laboratorio medico accanto a un cilindro di cavallino, uno specchio rotto, un quaderno bruciato e una radice contorta scandiscono le trasformazioni del Dr Jekill e Mr Hide.

Una mano senza padrone offre in dono oggetti bizzarri dal potere terribile e misterioso come accade in Barbablù, in Scarpette rosse o nella storica versione cinematografica della Bella e la bestia firmata da Cocteau. Tutto questo non è credibile se gli oggetti utilizzati sono privi di storia: il loro carico di memoria trasmette vita all'opera di cui entrano a far parte e ne allarga il ventaglio di senso, mentre le fiabe e i grandi romanzi risuonano in noi come i miti per gli antichi greci…’ Antonella Cilento

Scenografa teatrale, illustratrice, pittrice e conduttrice di laboratori creativi per le arti visive e dello spettacolo, Iole Cilento si Diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel ‘99 e completa la sua formazione presso il Dipartimento di Arti Plastiche dell’Università Paris VIII.

Lavora a Torino, poi a Genova e a Bari collaborando con le maggiori realtà del teatro di ricerca italiano ed alcuni Enti Lirici. Si occupa di narrativa illustrata, copertine e immagini pubblicitarie per manifestazioni letterarie e stagioni teatrali.
Da alcuni anni ha intrapreso un percorso artistico autonomo, che concentra l’esperienza accumulata nei vari media, con la produzione di opere in tecnica mista, spesso evocative di grandi temi letterari, intese a sondare l’indissolubile legame fra i linguaggi dell’arte per raggiungere la natura profonda dell’atto creativo.

Per vedere la produzione personale www.iolecilento.it

Mercoledì e Giovedì 11, 12, 18 e 19 giugno

Galleria 3F Fiorillo Arte
Riviera di Chiaia 23 Napoli
Ore 19
Ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 11 giugno 2014 alle 09:00   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

11/6/2014

Giulia Palombino

Fondazione Filiberto Menna, Salerno

Fuliggine. Palombino propone un fantomatico ritrovamento di reperti archeologici: tracce sottili di grafite in movimento, segni che delineano i contorni di persone e oggetti che scompaiono e ritornano.


 

comunicato stampa

a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani

La Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea, in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, soci fondatori della Fondazione, è lieta di annunciare il progetto FULIGGINE di Giulia Palombino, seconda mostra del ciclo Tempo Imperfetto a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani. L’esposizione, che verrà inaugurata negli spazi del Museo Archeologico Provinciale di Salerno (in via San Benedetto, 28) mercoledì 11 giugno alle ore 17.30, sarà visitabile dal 12 giugno all'11 luglio 2014 (tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso).

Con un'espressione linguistica fitta di ingredienti fantastici che si accostano dolcemente alla collezione del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Giulia Palombino propone un percorso che si appropria artisticamente del lavoro di scavo per dar vita ad un fantomatico «ritrovamento di singolari reperti archeologici: tracce sottili di grafite in movimento, segni che delineano i contorni di persone e oggetti che scompaiono e ritornano».

Accanto ad un testo significativo che fa da viatico felice a questa sua narrazione dedicata appunto ad una sorta di archeologia dell'impossibile (Volterri) che invita lo spettatore in un mondo perturbante (inquieto, insolito, inaudito) e surreale, Palombino presenta due nuove video-animazioni – Fuliggine e Il custode dei contorni – in cui, grazie allo scorrere leggero e sensibile della matita, oggetti e presenze del museo dànno vita a una singolare coreografia, un poetico farsi e disfarsi di immagini e frammenti che restituisce il senso di una memoria in continua trasformazione. Residuo e materia, la fuliggine è per l'artista immagine a un tempo impalpabile e densa del processo che incessantemente consuma gli oggetti e ne muta il significato, riducendo ogni cosa a reperto, traccia, relitto via via più frammentato e irriconoscibile, elementare polvere che, come qui accade, può però ridiventare segno ed anche illeggibile scrittura, addensandosi in nuove geometrie, in altre sequenze che suggeriscono come proprio dalla cenere possano talvolta nascere inattesi racconti e persino creature meravigliose che, come l’Araba fenice, non temono la morte.

Un Senza titolo realizzato con grafite su carta da lucido e una serie di piccoli fotogrammi tratti dalla video-animazione Fuligine segnano, infine, un piacevole e a tratti intenzionalmente infantile tracciato comparativo che accarezza gli oggetti del museo per costruire una favola in cui la nostalgia del passato si fa inaspettata e fragile nostalgia del futuro.

In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo Archeologico Provinciale.

Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.

Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco

GIULIA PALOMBINO
FULIGGINE
opening | mercoledì 11 giugno 2014, 17.30-19.30
saluti istituzionali
Angelo Trimarco | Presidente della Fondazione Filiberto Menna
Antonio Iannone | Presidente della Provincia di Salerno
Matteo Bottone | Assessore Patrimonio, Cultura e Beni Culturali, Provincia di Salerno
Ermanno Guerra | Assessore Cultura e Università, Comune di Salerno
Barbara Cussino | Direttore Settore Musei e Biblioteche, Provincia di Salerno

ore 18.00
conversazione critica con l'artista

Giulia Palombino è nata a Napoli nel 1985 ed è cresciuta a Caserta. Dopo una laurea triennale in Arti Visive e dello Spettacolo allo IUAV, a Venezia, ha conseguito un master in Illustrazione al Central Saint Martins, a Londra. Attraverso il disegno, la videoanimazione e il collage, Palombino crea un mondo surreale, delicato e pervaso da una sottile ironia. Da qualche anno vive a Berlino, lavorando come artista e collaborando come illustratrice e animatrice indipendente a pubblicazioni, film documentari e progetti no-profit. Ha partecipato a numerose mostre, tra queste si ricordano almeno Two-Headed Monster (Berlino, 2013), You call it pink? I call it blood, (Berlino, 2013), Black'n'white (Berlino, 2012), Colectiva 23 (Barcellona, 2012), Scope Miami 2011 (Miami, 2011), Showtime (Castello di Monteriggioni / Siena, 2011), FITAX 1500 Trade Art for Art (Berlino, 2011), Phantasmagoria (Berlino, 2011), Ziguline Poster Edition (Roma, 2010), LOVE PHARMACY, con Violeta Caldrès (Salerno, 2010), The boyfriend project (Berlino, 2010), Avventure minime. Miocinesia nell’arte d'oggi (Salerno, 2010), The Venture (Berlino, 2009), Now here Nowhere (Berlino, 2009), Central Saint Martins Final show (Londra, 2009) e Central Saint Martins Work in progress show (Londra, 2009).

-----

TEMPO IMPERFETTO
Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani
primavera-autunno 2014

Interventi e installazioni site specific di
Elena Bellantoni | Fabrizio Cotognini | Giulia Palombino | Gian Maria Tosatti | Ivano Troisi

L'attualità inesauribile del passato e, assieme, la transitorietà di un presente che diviene fin troppo facilmente rovina. In questa tensione costante si definisce un tempo, il nostro, plurale e anacronistico, una condizione poststorica dove alla passione per il museo, al trionfo dell'archivio – «là dove le cose cominciano», secondo Derrida – corrisponde il rapido consumo di ogni stabile cronologia, la molteplicità dei racconti, l'estensione universale, orizzontale della tag, frutto di una tensione, di un'euforia, persino, «inebriante o allucinogena» (Fredric Jameson). È questo il complesso scenario sul quale la Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea intende riflettere attraverso un articolato progetto critico ed espositivo che pone l’accento non tanto sull’opera conclusa quanto sul processo, sul tempo che ogni operazione artistica mette in questione e interroga in un luogo specifico e denso di significati quale il Museo.

Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno è il titolo scelto per il ciclo di mostre che, realizzato in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, enti fondatori della Fondazione Filiberto Menna, verrà accolto da maggio fino a novembre 2014 negli spazi prestigiosi del Museo Archeologico Provinciale, uno dei luoghi più densi e carichi di significato del centro storico di Salerno. Il progetto, con il quale la Fondazione Menna apre il ciclo di iniziative per intende festeggiare il suo ventesimo anno di attività, è curato da Antonello Tolve e da Stefania Zuliani e propone lavori inediti di cinque artisti italiani di respiro internazionale – Elena Bellantoni, Fabrizio Cotognini, Giulia Palombino, Gian Maria Tosatti e Ivano Troisi – realizzati in dialogo con le importanti collezioni del Museo e con la sua luminosa architettura, ridisegnata con grande sensibilità dall'architetto Ezio De Felice negli anni Sessanta del Novecento.
Verranno quindi proposti cinque successivi interventi artistici pensati per l'occasione, temporanee mutazioni estetiche tese a rileggere il passato e ad interagire con lo spazio espositivo dando forza di opera all’imperfezione stessa del tempo, alle sue declinazioni e alle sue inafferrabili eterogeneità. Le installazioni saranno quindi tutte realizzate rigorosamente in situ dagli artisti, che attraverso linguaggi differenti – dal video alla fotografia, della pittura al ready made, dall'installazione all'estroflessione performativa – proporranno la lettura di un contesto (quello del museo, appunto) che è luogo di conservazione e, nel contempo, di produzione della memoria, spazio pubblico che vive della relazione con la comunità, nel dialogo con i visitatori che sempre più sono al centro del sistema espositivo.

In coincidenza con l'inaugurazione delle singole mostre, ogni artista sarà coinvolto in una conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto per il Museo Archeologico Provinciale. Attività didattiche destinate ai bambini delle scuole elementari e curate dalla Fondazione Filiberto Menna (responsabile Silvia Vicinanza) in collaborazione con l'associazione ARTEXA, accompagneranno il progetto espositivo, comunicato al pubblico anche dall’associazione Fonderie culturali.

A conclusione del ciclo di mostre, una tavola rotonda coinvolgerà critici, storici dell'arte e dell'architettura, archeologi e artisti, chiamati a discutere aspetti e questioni legate al rapporto tra l'antico e l'arte del presente. In questa occasione verrà presentato anche il volume che raccoglierà i materiali critici e la documentazione degli interventi realizzati nell'ambito del progetto Tempo imperfetto (edizioni della Fondazione Filiberto Menna). Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.

CALENDARIO MOSTRE

Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno

FABRIZIO COTOGNINI
Inaugurazione mercoledì 7 maggio, finissage sabato 7 giugno

GIULIA PALOMBINO
Inaugurazione mercoledì 11 giugno, finissage venerdì 11 luglio

ELENA BELLANTONI
Inaugurazione mercoledì 16 luglio, finissage sabato 6 settembre

GIAN MARIA TOSATTI
Inaugurazione mercoledì 10 settembre, finissage venerdì 10 ottobre

IVANO TROISI
Inaugurazione mercoledì 15 ottobre, finissage sabato 15 novembre

LA PRESENZA DELL'ANTICO
I linguaggi del contemporaneo in dialogo con l'archeologia
Giornata di Studi | novembre 2014

Inaugurazione mercoledì 11 giugno 2014, 17.30-19.30

Museo Archeologico Provinciale di Salerno
in via San Benedetto, 28 Salerno
tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso
5 euro



Messaggio di Gino il mercoledì 11 giugno 2014 alle 09:01   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dall'undici giugno al 24 settembre 2014
Danilo Ambrosino - Oltre il Nero

Danilo Ambrosino_Spazio_2014_smalto e acidi su dibond
 [Vedi la foto originale]
DAFNA HOME GALLERY
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Santa Teresa Degli Scalzi 76 (80135)
Palazzo Dei Principi Albertini Di Cimitile
+39 0815447699
valentina.rippa@libero.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Dafna Home Gallery, giovane galleria partenopea situata nel centro storico di Napoli, in Via Santa Teresa degli Scalzi 76, nei suggestivi spazi del Palazzo dei Principi Albertini di Cimitile, è lieta di presentare la personale di Danilo Ambrosino, Oltre il Nero, a cura di Valerio Dehò.
orario: da lunedì a venerdì ore 10:30-13:00 e 16:00-19:00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

 

 

biglietti: free admittance
vernissage: 11 giugno 2014. ore 18.00
curatori: Valerio Dehò
autori: Danilo Ambrosino
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il giovedì 12 giugno 2014 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

12/6/2014

Stano Filko - Jiri Kovanda

Fondazione Morra Greco, Napoli

Filko, attraverso un processo di archiviazione di oggetti e documenti, realizza delle installazioni immersive. Kovanda, le cui performance sono piccoli interventi in contesti urbani, prevedono il coinvolgimento di persone e di oggetti comuni.


 

comunicato stampa

a cura di Mira Keratova'

POSTBIGBANGSF – ANTEBIGBANGSF
L’opera di Stano Filko è estremamente ampia e dinamica. Si basa su un’incessante archiviazione di oggetti e documenti attraverso la realizzazione di installazioni e ambienti, fino alle voluminose e immateriali PROJECT ART, PROSPEKT ART E TEXT ART: queste ultime sono opere in cui il testo assume un ruolo centrale, realizzate con materiali diversi come carte recuperate e adattate (spesso carte millimetrate), plastica colorata e traforata, alluminio e persino il suono, come nel caso delle notevoli registrazioni sonore su vinile.

Da un lato Filko utilizza testi recuperati da libri e giornali, dall’altro elabora un proprio sistema ideologico autonomo, il cosiddetto SISTEMA PSICOFILOSOFICO. Partendo da un approccio apparentemente ermetico, quasi alchimistico, l’artista crea neologismi di un vocabolario essenziale, attraverso la composizione o l’abbreviazione di parole esistenti. Fra le sue abbreviazioni più frequenti ricordiamo: SF = Systém Farieb (Traduzione: Sistema cromatico) – STANO FILKO; EQ = EMOZIONE/ENERGIA – INTELLETTO; SOIQ = SPIRITO – INTELLETTO; EISQ = EMOZIONE – RATIO/INTELLETTO – SPIRITO.

Molto presente nel suo lavoro è il concetto di numerologia. Secondo le descrizioni dell’artista, Filko attinge alla numerologia ebraica incentrata sul numero otto, a quella cosmica basata sul nove e alla centroeuropea che ruota intorno al numero dieci. Le componenti numerologiche sono integrate ulteriormente nel suo sistema attraverso l’iconografia e gli elementi ricorrenti nel suo lavoro quali specchi, frammenti di carta millimetrata, mappamondi, bombe, scale ecc.

Filko concettualizza la dimensione del tempo. Le sue composizioni spaziali appartengono prevalentemente al gruppo di lavori definiti POSTBIGBANG in cui l’artista affronta lo spazio FISICO (MATERIALIZZAZIONE – STORIA – RATIO – EGO). Altre composizioni rientrano invece nel gruppo di opere ANTEBIGBANG e simboleggiano il mondo METAFISICO. Un esempio è l’Universo, definito secondo quattro dimensioni di tempo puro: SENSUALITA’ – SENSIBILITA’ – EMOZIONE – SPIRITUALITA’. Né il POSTBIGBANG né l’ANTEBIGBANG si riferiscono esclusivamente alla creazione del cosmo ma sono legati alle incarnazioni di Filko (13-14-15 giugno 1937) e alle sue due morti cliniche del 1945 e del 1952.

Il SISTEMA CROMATICO di Stano Filko è particolarmente significativo. L’artista lo ha sviluppato attingendo allo studio dei sistemi in fisica (Newton) e alle ricerche sul colore delle teorie dell’arte. L’aspetto fondamentale in Filko consiste nell’impiego del colore in quanto STRUTTURA, che l’artista suddivide in 5 DIMENSIONI creando una struttura verticale; ciascuna delle cinque dimensioni è a sua volta ripartita in strutture orizzontali che corrispondono a 20 COLORI. Ogni colore si sviluppa fino a una determinata dimensione creando una sorta di chakra, mentre ogni dimensione superiore contiene tutti gli elementi di quelle inferiori. Il modello spaziale di questo schema è la piramide.

Il sistema di Filko abbraccia diverse discipline. I colori sono organizzati in ulteriori strutture secondo diversi sistemi filosofici fino al puro logos. Così facendo è possibile applicare la strutturazione intesa come metodo analitico a qualsiasi tipo di fenomeno, sia a quelli per i quali esiste già una definizione, sia a quelli per i quali l’autore inventa un neologismo. Filko crea innumerevoli sottocategorie fino al più infinitesimo elemento.

Grazie a questa formula, l’artista è in grado di creare una serie lineare infinita e, nello stesso tempo, di sviluppare infinite serie interconnesse fra loro su temi diversi e nell’ambito di specifici sistemi di conoscenza per i quali nutre interesse (un esempio sono le questioni di genere, l’evoluzione, la creazione dell’universo, l’aldilà, l’arte, la società, l’etica e così via).

Tuttavia, nelle sue molteplici rappresentazioni, Filko è solito affrontare le contraddizioni. Le opposizioni binarie gli permettono di sviluppare ulteriori rapporti dialettici interni (un tipico esempio è la contrapposizione fra EGOISMO e ALTRUISMO).

Le “serie” create da Filko si sviluppano dunque parallele. Le dimensioni possono per esempio rappresentare o essere a loro volta rappresentate da elementi classici (Fuoco, Aria, Acqua, Terra), dai punti cardinali (Nord, Ovest, Est, Sud), da temi sociali di vario genere o ancora da altri aspetti. Basandosi su questa struttura, Filko ha sempre la possibilità di sviluppare ulteriori serie infinite parallele con interconnessioni funzionali. La complessa sovrapposizione di livelli e le infinite interconnessioni creano un rizoma.

Filko è spesso considerato un utopista. Di fatto, si ispira a un modello universalistico del mondo che va oltre l’universo conosciuto. Cerca di ottenere una qualche forma di algoritmo finale (lui direbbe SINGOLA VERITA’ al posto di RELATIVITA’ PLURALISTICA) che gli consenta di delineare una costellazione essenziale, un’entità suprema che spieghi l’infinito. Non essendo un assertore del pluralismo, Filko non crede che le cose possano essere indifferentemente in un modo o in un altro. Per lui tutto è in qualche modo verificabile. OGGETTIVITA’ ASSOLUTA! Mira Keratovà

La mostra consiste in una selezione di opere dell’artista presentate precedentemente alla galleria amt_project di Bratislava (2012). Si tratta di una rassegna cronologica del lavoro di Filko, con una particolare attenzione al gruppo di opere del dopo Big Bang. La mostra affronta temi come la creazione del cosmo, l’idea di incarnazione, i fenomeni della morte clinica e lo spazio dell’Io, rappresentati in numerose sculture e installazioni.

Dal 1959 al 1965 Filko ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava. Ha partecipato a numerose mostre internazionali fra le quali ricordiamo: Biennale di Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1969); Documenta 7, Kassel (1982); FLYKO, Special Exhibit of Recent Work 1983-1985, P.S.1 – The Institute for Art and Urban Resources, Long Island City, New York (1986); Aspekte/Positionen. 50 Jahre Kunst aus Mitteleuropa 1949-1999, Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna (1999); Biennale di Venezia, 51. Esposizione Internazionale d’Arte, Venezia (2005); UP 300000 KM/S, tranzit workshops, Bratislava (2005); 11th Biennale de Lyon, Lione (2011); Report on the Construction of a Spaceship Module, New Museum, New York City (2014) e numerose altre.

-----

Jiri Kovanda - Above our heads
Il lavoro di JiRI Kovanda ha un carattere estremamente elusivo e minimalista ed è costituito principalmente da performance ed installazioni che affermano la libertà del singolo attraverso l’invisibilità della figura dell’artista a favore di una delicata esibizione dell’esistenza dell’oggetto. Le sue performance, documentate attraverso la fotografia,sono caratterizzate da piccoli interventi gestuali in contesti urbani che si articolano attraverso il coinvolgimento di persone o di oggetti d’uso comune, poetizzando l’esecuzione delle azioni più semplici e focalizzando l’attenzione sull’esplorazione dei limiti dell’autodeterminazione. La prima fase del lavoro dell’artista, a partire dalla metà degli anni 70’, va esaminata alla luce del totalitarismo sovietico e della totale eliminazione del concetto di individuo.

L’azione ed il gesto, per quanto apparentemente ininfluenti sulla vita della collettività, nel lavoro di Kovanda assumono un carattere fondamentale e si impongono sia come mezzo per l’affermazione della libertà personale,che come strumento di presa di coscienza della realtà attraverso la messinscena di quello che, attraverso la documentazione, può apparire come un piccolo teatro dell’assurdo. Per la Fondazione Morra Greco, Kovanda realizza un’installazione site specific, un intervento delicatissimo concepito per il piano basamentale e teso a suggerire un’atmosfera e modulare un ambiente piuttosto che ad imporsi come opera d’arte. La disposizione di una serie di lampade collocate su pilastri, è realizzata a partire dalla posizione delle stelle della costellazione del Corvo. L’installazione è intitolata Above Our Heads ed il riflesso del cielo al di sopra dello spettatore viene restituito sul fondo del palazzo della Fondazione, come l’acqua di un pozzo che riflette la luminescenza della volta celeste.

Il Corvo è una delle costellazioni più visibili dai cieli che sovrastano le aeree urbane, sia per la sua ridotta estensione che per la particolarità d’essere collocata in un'area povera di stelle brillanti. Kovanda ha così la capacità di trasporre la magnificenza del cielo in uno spazio chiuso, di creare un’atmosfera sottile grazie alla suggestione della luce artificiale che illumina il buio naturale, riuscendo ad attuare il superamento del limite spaziale dei piani e del tetto del palazzo nella rappresentazione di una cosmologia personale ottenuta tramite la ricollocazione di oggetti già esistenti. La scelta artistica di rispettare la natura delle lampade reperite, senza ulteriori modifiche a livello d’intensità luminosa o di adeguamento della luce dell’una rispetto all’altra, riflette il rispetto per il materiale e la volontà di non rendere l’artificio volutamente artificioso. Altra caratteristica fondamentale del lavoro è infatti la visibilità dei fili elettrici che alimentano le lampade e creano un disegno sul pavimento. L’utilizzo del cavo elettrico come parte integrante del lavoro crea un evidente slittamento rispetto all’idea dell’oggetto, percepito abitualmente come un inutile ingombro da nascondere. Il suo corrente utilizzo estetico assume la stessa importanza funzionale che il filo riveste per la generazione di elettricità e la scelta di mostrarlo effettuata da Kovanda diviene una personale presa di posizione nei confronti della concezione dell’oggetto e della percezione dello spettatore.

Le stelle che compongono la costellazione del corvo sono undici ma solo sei delle sue stelle sono luminose ad occhio nudo. Kovanda mostra ciò che è visibile, le stelle, ed anche ciò che viene solitamente celato, il cavo elettrico, dichiarandone la presenza quel tanto che basta per suggerire l’intervento artistico e facendo si che per scelta, solo l’essenziale e l’esistente per il singolo divenga visibile agli occhi di tutti. Anna Cuomo

JiRI Kovanda (Praga, 1953) ha esposto i suoi lavori a Documenta XII (2007) e realizzato la perfrmance Kiss Through Glass alla Tate Modern di Londra (2007), tra le personali recenti la retrospettiva al Museum of Contemporary Art di Breslavia (2013), al Reina Sofia di Madrid (2012) e la collettiva al New Museum di New York (2014).

Immagine: Stano Filko, Mercury and the Sun, 2012

Ufficio stampa Electa
ufficiostampa.electa@mondadori.it

Inaugurazione 12 giugno alle 19

Fondazione Morra Greco
largo Avellino 17, Napoli.
Lun 15-19, mar-ven 10-14/15-19 e sab 11-14/15-19.
Ingresso libero.



Messaggio di Gino il giovedì 12 giugno 2014 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

13/6/2014

Gianni Iannitto

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Cosa si mangia di buono. I suoi dipinti attingono a fatti di cronaca. In quuest'occasione accanto alla sua performance presenta un dipinto dedicato ai clochard.


 

comunicato stampa

Partendo dalla cultura culinaria popolare spesso 'mangiar bene' è sinonimo di mangiare 'sapido' e non strettamente di mangiar 'sano'...la cosa sarebbe del tutto legittima se si partisse da una visione contadina, peschereccia e pastorale di produzione e consumo da parte di piccole comunità. Ma è un qualcosa che è andato per lo più perso con l'avvento delle industrie, l'invito a lasciare tutto per andare verso il 'progresso' trasferendosi in città ed infine divenire prede di leggi di mercato. Trasformando così la vita del popolo una questione di profitto più che un qualcosa da salvaguardare negli interessi materiali ed immateriali, divenendo anzi spesso problema demografico da risolvere.

Storie di sversamenti di prodotti nocivi nelle coltivazioni del Sud, pastorizia a due teste, mare inquinato, ecc... sono all'ordine del giorno e sono informazioni che ormai appartengono a tutti noi. L'ossessione con cui cerchiamo di difenderci leggendo l'origine dei prodotti che acquistiamo, affidandoci spesso ad una parola magica a tre lettere (Bio) ci sembra la soluzione più facile e sbrigativa con cui porre rimedio.

Iannitto è spesso interessato a questioni di tipo ambientale, i suoi dipinti non di rado attingono a fatti di cronaca. Accanto alla sua performance presenta un dipinto dedicato ai clochard (giapponesi e non)...ha raccontato in proposito 'ho saputo della scomparsa di 'O Barone lo stesso giorno in cui ho letto l'articolo sullo sfruttamento dei clochard per ripulire Fukujima.'

Info:
iannittog@yahoo.it

Inaugurazione e Performance 13 giugno ore 19.00

Gino Ramaglia
Via Broggia, 10 Napoli
mar-sab 9-20
Ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 12 giugno 2014 alle 09:04   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 13 al 21 giugno 2014
Gianni Iannitto - Cosa si mangia di buono

Gianni Iannitto

“ Cosa si mangia di buono “

 [Vedi la foto originale]
GALLERIA GINO RAMAGLIA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
info@ginoramaglia.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Personale
orario: Dal lunedì al sabato ore 09.00-20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 13 giugno 2014. Ore 19.00
curatori: Enzo Ramaglia
autori: Gianni Iannitto
patrocini: Accademia di Belle Arti Napoli
genere: arte moderna e contemporanea, performance - happening, personale


Messaggio di Gino il venerdì 13 giugno 2014 alle 09:33   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote


13/6/2014

Francis Alys / Per_formare una collezione

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

La mostra Reel-Unreel presenta l'insieme dei lavori prodotti da Alys in Afghanistan dal 2010 al 2014, posti in relazione con alcune delle sue piu' celebri opere. Contemporaneamente prende il via Intermezzo, il terzo capitolo del progetto in progress dedicato alla costituzione della collezione permanente del museo, con nuovi interventi di artisti italiani e internazionali.


comunicato stampa

Francis Alys
Reel-Unreel (Afghan Projects, 2010-14)

a cura di Andrea Viliani, Eugenio Viola

La mostra REEL-UNREEL (Afghan Projects, 2010-14) [ARROTOLARE-SROTOLARE (Progetti afghani, 2010-14)] è la più ampia mostra personale di Francis Alÿs (1959, Anversa, Belgio) in un’istituzione pubblica italiana.
La mostra, co-prodotta con il Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia, presenta in anteprima internazionale l’insieme dei lavori prodotti da Alÿs in vari luoghi dell’Afghanistan, dal 2010 al 2014, posti in relazione ad alcune delle più celebri opere dell’artista. La mostra è suddivisa in due parti, la prima negli spazi al pianterreno del museo, nella sala Re_PUBBLICA Madre, dove sarà esposto il video REEL-UNREEL (ARROTOLARE-SROTOLARE), del 2011, la seconda al secondo piano del museo, dove saranno esposti gli altri “Progetti afghani”.

Uno dei più importanti artisti contemporanei, Alÿs è autore di opere che spaziano dal video all’installazione, dalla pittura al disegno, dall’animazione alla fotografia. Costantemente basate su una pulsione performativa, queste opere prendono spesso la forma di esplorazioni, di “passeggiate” in luoghi che divengono oggetto di un’articolata ricerca da parte dell’artista, matrice di un processo creativo aperto, al contempo narrativo e documentario. Sospesi tra reale e immaginario, gli attraversamenti di Alÿs da fisici diventano metaforici, tesi ad intercettare e reinventare, sul proprio cammino, i codici linguistici e culturali delle realtà con cui l’artista si è via via confrontato, sin dalle prime azioni di strada (realizzate a Città del Messico, città in cui l’artista ha scelto di vivere dal 1986). È da allora che Alÿs conduce una ricerca caratterizzata da un’estrema sintesi formale che volutamente stride con quei contesti di urgenza, oppressione, emarginazione che spesso indaga. Animate da una sensibilità quindi al contempo politica e poetica, le opere dell’artista sono come i singoli, spesso minimi, episodi di un unico discorso in cui la realtà è messa in scacco, sovvertita e riscritta dalla surrealtà di gesti al limite dell’assurdo e del paradosso, come tentare di spostare una montagna o penetrare nell’occhio di un tornado. Nella loro transitorietà, precarietà, incompletezza, queste opere sono metafore, allegorie, parabole, sul ruolo dell’arte quale catalizzatore di realtà alternative, mere possibilità, al contempo immaginarie e rivoluzionarie, che scaturiscano dall’immaginazione e che riscattano e reincantano la realtà come la conosciamo.

In occasione della mostra il Madre di Napoli e il Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia co-produrranno un catalogo monografico, edito da Electa (edizione bilingue italiano/inglese), con immagini delle opere in mostra e materiali di ricerca, saggi inediti di Francis Alÿs, Carolyn Christov-Bakargiev, Ewa Gorzadek, Ajmal Maiwandi, Michael Taussig, Robert Slifkin e testimonianze di Mario Garcia Torres, Mariam Ghani, Amanullah Mojadidi.

---------

Per_formare una collezione (Intermezzo)

Il terzo capitolo del progetto in progress dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del Madre.
a cura di Alessandro Rabottini, Eugenio Viola

Per_formare una collezione (Intermezzo) è il terzo appuntamento – dopo Per_formare una collezione #1 (inaugurato il 21 giugno 2013) e Per_formare una collezione #2 (inaugurato il 20 dicembre 2013) – che amplia e prosegue il progetto in progress dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del museo Madre di Napoli.

La scelta del sottotitolo di questo capitolo intermedio, Intermezzo, che precede i prossimi, previsti per l’autunno 2014 e l’inizio del 2015, indica un momento di sintesi, approfondimento e condivisione dell’identità e della funzione della collezione museale quale strumento al contempo di educazione e di intrattenimento, narrazione multipla condivisa con gli artisti e il pubblico. La collezione del museo Madre è infatti assimilabile a una sinfonia ascoltata nel suo eseguirsi, a una proiezione cinematografica o a una messa in scena teatrale in continuo movimento, il cui intermezzo costituisce l’intervallo che ne puntualizza e riassume i passaggi e il metodo, prima di introdurre nuovi capitoli.

Per_formare una collezione (Intermezzo) conferma le due direttrici principali che la collezione del Madre sta assumendo: da una parte racconto della storia della cultura d’avanguardia a Napoli e in Campania (fra arti visive, teatro, cinema, architettura, musica e letteratura) e dall’altra ricerca sul presente e prospettiva sul futuro, attraverso l’inclusione di artisti che rispondono, con le loro nuove opere, a questa storia, evocandone gli scenari ulteriori in cui il museo ripropone e rilegge attivamente la produzione artistica del passato e si fa “produttore” di nuova storia dell’arte.

Le sale della collezione si arricchiscono e vengono completate con nuovi interventi, mettendo in dialogo artisti italiani e internazionali di generazioni diverse, attraverso la presentazione di opere storiche o inedite di: Vito Acconci, Marisa Albanese, Gianfranco Baruchello, Henri Chopin, Francesco Clemente, Tony Cragg, Robert Filliou, Cyprien Gaillard, Mark Manders, Marisa Merz, Dennis Oppenheim, Nam June Paik, Gianni Piacentino, Vettor Pisani, David Robbins.

Collaborazione alla ricerca e redazione testi: Alessandra Troncone, Olga Scotto di Vettimo
Coordinamento: Silvia Salvati

Immagine: Francis Alÿs, Reel-Unreel, 2011, Kabul, Afghanistan, con Julien Devaux, Ajmal Maiwandi. Fotogramma (video-documentazione di un’azione). Courtesy l’artista; David Zwirner, New York-London.

Ufficio Stampa
Anna Salvioli tel. 02 71046347 ufficiostampa.electa@mondadori.it
Luisa Maradei tel. 3335903471 luisamaradei@gmail.com
Monica Brognoli Responsabile Comunicazione tel. 02 71046456 brognoli@mondadori.it

Venerdì 13 giugno, ore 12.00 (Re_Pubblica MADRE e secondo piano) Conferenza stampa di presentazione delle mostre “Francis AlŸs” e “Per_formare una collezione (Intermezzo)”;
ore 19.00-22.00 inaugurazione.

Museo Madre
via Settembrini 79, 80139 Napoli
Orari:
Lunedì / Sabato 10.00 - 19.30
Domenica 10.00 - 20.00
Martedì chiuso
La biglietteria chiude un'ora prima
Intero: € 7.00
Ridotto: € 3.50
Ridotto gruppi prenotati: € 4.00
Lunedì ingresso gratuito



Messaggio di Gino il sabato 14 giugno 2014 alle 09:00   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

14/6/2014

Domenico Borrelli

Galleria Il ritrovo di Rob Shazar, Sant'Agata De' Goti (BN)

In-Fuori. Attraverso la rappresentazione del corpo e delle sue forme essenziali, l'artista costruisce una riflessione teorica sui rapporti d'identita', d'interiorita' e di memoria.


 

comunicato stampa

a cura di Marianna Bracci e Alessandro Demma

La galleria Il ritrovo di Rob Shazar è lieta di annunciare l’apertura della nuova personale, In-Fuori, di Domenico Borrelli. A otto anni di distanza da Io.minotauro.2006, torna l’artista torinese con un nuovo, sorprendente progetto curato da Marianna Bracci e Alessandro Demma. Fulcro della personale due nuove installazioni Colonna e Nerea, una bianca e l’altra nera, la prima di genere maschile l’altra femminile, segnano un’ulteriore tappa di Borrelli nell’indagine sul corpo umano e sulle implicazioni identitarie.

Scrivono i due curatori nel testo che accompagna la mostra: Attraverso questa rappresentazione del corpo e delle sue forme essenziali, l’artista torinese costruisce una riflessione teorica sui rapporti d’identità, d’interiorità e di memoria. La macchina umana non è più rappresentata dai suoi confini certi e tradizionali (la pelle, il viso, etc.), ma viene attraversata, “smontata” e indagata nella sua “inapparenza”. I suoi corpi si presentano in una condizione di continua metamorfosi, figure ibride in cui s’intrecciano parti di anatomie dalle dimensioni reali con elementi, organi e strutture del corpo umano ingigantite, da cui emerge la messa in discussione e una profonda analisi del “dramma” della funzione organica. La colonna vertebrale diventa uno dei protagonisti assoluti di questo processo di rappresentazione dell’essenziale, la spina dorsale viene rappresentata come un albero della vita, la “colonna” della memoria e dell’identità dell’essere umano.

Inaugurazione sabato 14 giugno 2014 ore 18,30

Galleria Il ritrovo di Rob Shazar
Via Diaz, 26 – Sant’Agata De’ Goti (BN)
Orario: Ven/sab/dom 16,30/20,30 – altri giorni a richiesta su appuntamento
Ingresso libero



Messaggio di Gino il sabato 14 giugno 2014 alle 09:00   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

14/6/2014

Nunzio Figliolini

Palazzo Migliaresi, Pozzuoli (NA)

Segni nel colore. Personale di pittura


 

sintesi del comunicato stampa

Sabato 14 e domenica 15 giugno giugno, al Palazzo Migliaresi del Rione Terra di Pozzuoli si terra' la Mostra di Nunzio Figliolini Segni nel colore, curata da Milena Grosso e patrocinata dal Comune di Pozzuoli e dalla Regione Campania. La rassegna raccoglie una selezione significativa delle opere piu' recenti dell'artista, segnate da un'originale commistione di forme astratte e simboli primordiali, che traggono libera ispirazione dall'ambiente naturale dei Campi Flegrei e dal paesaggio postindustriale dell'ex ILVA di Bagnoli. "Le mie dita, intinte nel colore acrilico, hanno creato un serrato corpo a corpo con la materia pittorica. Scolpendo il colore con le mani, ho cercato di dare corpo all'evocazione della forma mentis dei luoghi e delle geometrie mentali primordiali" ha dichiarato l'artista. Nunzio Figliolini, napoletano di nascita ma puteolano di adozione, lavora come docente di Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Napoli.



Messaggio di Gino il lunedì 16 giugno 2014 alle 08:55   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

16/6/2014

Folate di Etnie e Folate di contesa

Tamarin Art Gallery, Caserta

Opere di artisti di vari continenti che raccontano la loro cultura e le loro intime poetiche tra normalita' e tragico. Dipinti, sculture e foto, ma anche video e performance per l'evento inaugurale.


 

comunicato stampa

a cura di Katy Chupakhina

“…Folate Contemporanee” è un evento con esposizione di opere di artisti di vari continenti che raccontano la loro cultura e le loro intime poetiche ma è anche un momento di provocazione sociale” - commenta il maestro Enzo Marino nell’officina dove sta operando - “La mostra non va letta al solito modo cioè quello di far scorrere davanti agli occhi allestimenti, dipinti, sculture e foto per apprezzarli singolarmente ed esteticamente ma semmai elaborare concettualmente il percorso e ritrovare almeno due momenti di vita coeva, la normalità e il tragico, che s’incastrano tra di loro per dare un risultato unico, un sol sapore, il senso della vita…”

L’evento, connesso alla Wold Art Day e promosso da Tamarin Art Gallery e Free International Artists, si divide in due sezioni, “Folate di Etnie”, a cura di Pina Savorra, consistente in una testimonianza d’arte e d’etnie internazionali con la presenza di C. Kertz (Austria); J.Gomez (Colombia); F. Cho (South Corea); C. L. Hamsea (Germania); E. Lederberger-Lehoczky (Hungaria); S. Singh, A. Raghuvanshi, S. Gopal Vyas, R. Vyas (India); A. De Stefani, A. Pellone, G. Valletta, G.Ferrara, L.Savona (Italia); A. Al-Moghalis (Yemen); A. Lemseffer (Marocco); M. Ortis Sotres (México); B. Soban (Slovenia); N. Phooko (South Africa).

E “Folate di contesa”, a cura di Katy Chupakhina, una sezione dove regna la provocazione, una denuncia contro tutte le guerre, contro tutte le violenze, contro la disumanità.

Collaborano con le loro opere gli artisti russi ed ucraini come J. Alekseev, N. Stupinskiy, A. Zholudiev, H. Pronkina, V. Novakovskyy, S. Delkalyuk, A. Nekipila, S. Kononov, S. Degtyaryov in un allestimento scenico di disastro bellico.
Inoltre, un videoclip, con fotografie cruenti del conflitto Russo Ucraino e volti dipinti dall’artista russa di Crimea Svetlana Kalinicheva, accompagnerà l’attrice Emma Crimi che insieme ad un gruppo di performer napoletani, Giovanni Ferrara, Luigi Savona, Genny Siesto, interpretano una performance di “violenza collettiva” narrata dalla psicologa Pina Savorra, su suoni del compositore Enzo Mascolo. L’armonizzazione è dell’architetto Tommaso Arcella, l’immagine simbolo dell’Ucraina è dell’artista Pietro Rouge, mentre le foto sono di Giuseppe Maione e Fabio Villamaino, i filmati del Team E.M.

La Tamarin Arte gelleria e i Free International artist lunedì 16 giugno alle 18 conducono a termine l'evento proponendo le mostre "Folate di etnie" e "Folate di contesa", l'ambientazione e il videoclip "stupro" e la performance "Donna".

Lunedì 16 giugno ore 18

Tamarin Art Gallery
Strada Statale Sannitica 87 Caserta



Messaggio di Gino il lunedì 16 giugno 2014 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Galleria Monteoliveto e Galleria Salvatore Serio

presentano

STREET VIEWS

Mostra personale di NICOLA PISCOPO

Artista ospite Gianpaolo Cono

a cura di Serena Calò

INAUGURAZIONE : Venerdì 20 giugno alle ore 18:30, la mostra chiude il 5 luglio

Orari: dal Lunedì alla Domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30,

chiuso il Sabato.

Il percorso creativo di Nicola Piscopo, ricco di quella vivacità creativa propria della sua giovane età unita a una profondità di pensiero per nulla comune, si snoda attraverso i moti interiori di un animo esagitato, inquieto come solo una mente curiosa e costantemente in moto può essere. Con mirabile tecnica e gusto compositivo fa emergere ciò che di più profondo vi è nell’ animo di ogni essere umano, suscitando in chi osserva i suoi dipinti una profonda riflessione. In questa serie inedita di opere, che potrà essere ammirata in esclusiva presso la galleria d’arte Salvatore Serio, l’artista ci propone un viaggio, questa volta non nell’inconscio dell’uomo bensì in quell’esigenza di più ampio respiro che ci spinge a sognare luoghi lontani e grazie all’ausilio delle nuove tecnologie attraverso le immagini di un’applicazione online di un famosissimo motore di ricerca è possibile individuare ogni indirizzo al mondo e poter essere fisicamente/ virtualmente lì grazie ad un avatar che è proprio quell’ omino giallo che raffigura la nostra posizione sulla mappa, senza spostarsi dalla propria poltrona. Fino alla metà dell’Ottocento Napoli era la capitale del famoso Grand Tour, viaggio di studi che i giovani aristocratici compivano per raffinare la propria educazione letteraria e artistica. Nella cosiddetta Scuola di Posillipo lo scopo principale della pittura en plein air era una pittura "realistica", pur sempre filtrata dal pathos psicologico della sensibilità dell’artista, ripercorrendo alcune tappe del Vedutismo Ottocentesco, Piscopo, attraverso l’attualissimo tema della finzione telematica che separa l’individuo dalla realtà tramite uno schermo/specchio che è quello del computer, ci presenta un percorso vero e proprio da un’angosciante presente di fallimento, di morte e senza speranza attraversando luoghi simbolici come le vie di Gerusalemme o le famose Vele di Scampia, fino a ritrovare la luce e un cielo che, facendoci alzare anche solo virtualmente lo sguardo verso l’alto, ci fa respirare speranza e serenità.

Nicola Piscopo è dal 2009 artista residente di Galleria Monteoliveto con sede a Napoli e a Nizza e partecipa con la galleria con successo di pubblico e collezionisti a numerosi eventi e saloni internazionali di arte contemporanea in Italia e all’estero.

INAUGURAZIONE : Venerdì 20 giugno alle ore 18:30

GALLERIA D’ARTE SALVATORE SERIO

Via Oberdan, 8 (nei pressi di Piazza Carità)
80132 Napoli
Tel: 0815523193 – 081 19322066
Info@galleriaserio.it

galleriamonteoliveto@gmail.com

INGRESSO LIBERO



Messaggio di Gino il martedì 17 giugno 2014 alle 09:36   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

17/6/2014

Arte Giovane

Frame Ars Artes, Napoli

Vietato calpestare i sogni. L'edizione di giugno presenta le istallazioni di Iodice-Sarracino e le fotografie di Pasquale Autiero


 

sintesi del comunicato stampa

ArteGiovane progetto dell'associazione culturale FrameArsArtes collabora con il Comune di Napoli - Assessorato ai giovani e politiche giovanili, creativita' e innovazione - nell'ambito della manifestazione Giugno dei giovani 2014. Arte Giovane ha l'obiettivo di favorire un maggiore coinvolgimento dei giovani nella realta' sociale, sensibilizzare i cittadini e i giovani in particolare alla contemporaneita' ed alla sua arte, portare a conoscenza di un pubblico attento e interessato la 'giovane arte' nelle sue diverse modalita' di espressione: arte digitale, videoarte, pittura, scultura, fotografia, installazioni. ArteGiovane si svolge ogni anno a giugno e ospita giovani artisti: FrameArsArtes da la possibilita' a questi di esporre i propri lavori, di farsi conoscere, di alimentare i loro sogni: di poter credere nella propria arte: Vietato calpestare i sogni e' lo slogan di Arte Giovane che document ainoltre le attivita' dei giovani artisti e sostiene le loro ricerche. Per Giugno dei giovani 2014 FrameArsArtes presenta: Istallazioni di Iodice-Sarracino e fotografie di Pasquale Autiero. Inaugurazione 17 giorno alle ore 19.



Messaggio di Gino il martedì 17 giugno 2014 alle 18:49   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

 

A Napoli mostra collettiva di artisti aderenti al Movimento Artistico Culturale

Esasperatismo – Logos & Bidone

Il 25  giugno 2014, ore 18:00, presso la sede di Azimut Consulenza Spa, via Filangieri n.36 Napoli

Si terrà il 25 giugno 2014 alle ore 18:00,  presso la sede della società Azimut Consulenza Spa di Napoli, via Filangieri n 36 (Palazzo Mannajuolo), la mostra collettiva di artisti aderenti al Movimento artistico culturale Esasperatismo – Logos & Bidone  (fondatore Professore  Adolfo Giuliani).

La mostra collettiva, curata da Elena Tabarro e Stelvio Gambardella, nasce per manifestare il pensiero esasperatista che attraverso canoni ben precisi vuole liberamente raccontare il sentimento degli artisti nei confronti delle problematiche sociali attuali che mettono a dura prova la vivibilità dell’esistenza.

In sintesi, il Movimento “ Esasperatismo”, denuncia la sofferenza del vivere quotidiano  nell’attuale momento storico-culturale.

Durante la manifestazione avrà luogo un reading poetico con  l’intervento del poeta-scrittore Ciro Ridolfini, l’attore Giovanni Caputo, la poetessa Marina Mineo.

Introdurrà la manifestazione il giornalista e scrittore Domenico Raio.

Espongono gli artisti : Adriana Caccioppoli, Antonio de Chiara, Elena Tabarro, Francesca Buommino, Giovanni Ariano, Giordano Martone,Giuseppe di Franco, Valentina Guerra,  Imma Sicurezza, Lucia Iovino, Manuela Vaccaro, Mirta , Paolo Napolitano, Antonio Pugliese, Rita Lepore, Roberto Elia, M.Antonietta Robucci, Rosario Mazzella, Alfredo Sansone, Silia Pellegrino, Silvia Rea, Antonella Sirignano, Stelvio Gambardella, Susi Provenzale, Walter Elia.

All’inaugurazione interverrà il fondatore del Movimento Prof. Adolfo Giuliani

AZIMUT Consulenza Spa  – E’ il principale gruppo italiano indipendente nel risparmio gestito,  orientato prevalentemente nella vendita di prodotti finanziari e polizze vita che  negli  ultimi anni   ha aperto le proprie porte  ospitando mostre di opere di grandi artisti contemporanei,  conciliando arte e finanza.

“Mostra collettiva di artisti aderenti al Movimento Esasperatismo – Logos & Bidone. Elena Tabarro, cell.3496936788 – Stelvio Gambardella, cell.3291536444

Società Azimut Sim Spa sede di Napoli

Via Filangieri n°36 (Palazzo Mannajuolo)

Napoli  - 25 giugno 2014 alle ore 18:00



Messaggio di Gino il mercoledì 18 giugno 2014 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 18 al 30 giugno 2014
Franco Porcasi - Amori senza tempo


 [Vedi la foto originale]
CHIESA DI SAN SEVERO AL PENDINO
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Duomo 286 (80138)
+39 081202053
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Durante questi anni, Franco Porcasi ha sviluppato una tecnica di pittura "a spatola", talvolta impreziosita da campiture a foglia d'oro, che conferisce alle immagini una maggiore corposità e richiama alla mente antichi affreschi. La figura umana, in particolare quella femminile, icona eterna di bellezza, è il soggetto principale di queste tele, che presentano una complessa struttura architettonica e un armonico ritmo compositivo
orario: dal lunedì al sabato, 9:00-19:00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 18 giugno 2014. ore 17.30
autori: Franco Porcasi
genere: arte contemporanea, personale
email: francoporcasi@gmail.com


Messaggio di Gino il venerdì 20 giugno 2014 alle 08:48   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

20/6/2014

Nicola Piscopo

Galleria d'Arte Salvatore Serio, Napoli

Street view. In questa serie di opere, l'artista propone un viaggio virtuale attraverso le immagini di un'applicazione online grazie a un vero avatar.


 

comunicato stampa

a cura di Serena Calò
Artista ospite Gianpaolo Cono

Il percorso creativo di Nicola Piscopo, ricco di quella vivacità creativa propria della sua giovane età unita a una profondità di pensiero per nulla comune, si snoda attraverso i moti interiori di un animo esagitato, inquieto come solo una mente curiosa e costantemente in moto può essere. Con mirabile tecnica e gusto compositivo fa emergere ciò che di più profondo vi è nell’ animo di ogni essere umano, suscitando in chi osserva i suoi dipinti una profonda riflessione. In questa serie inedita di opere, che potrà essere ammirata in esclusiva presso la galleria d’arte Salvatore Serio, l’artista ci propone un viaggio, questa volta non nell’inconscio dell’uomo bensì in quell’esigenza di più ampio respiro che ci spinge a sognare luoghi lontani e grazie all’ausilio delle nuove tecnologie attraverso le immagini di un’applicazione online di un famosissimo motore di ricerca è possibile individuare ogni indirizzo al mondo e poter essere fisicamente/ virtualmente lì grazie ad un avatar che è proprio quell’ omino giallo che raffigura la nostra posizione sulla mappa, senza spostarsi dalla propria poltrona.

Fino alla metà dell’Ottocento Napoli era la capitale del famoso Grand Tour, viaggio di studi che i giovani aristocratici compivano per raffinare la propria educazione letteraria e artistica. Nella cosiddetta Scuola di Posillipo lo scopo principale della pittura en plein air era una pittura "realistica", pur sempre filtrata dal pathos psicologico della sensibilità dell’artista, ripercorrendo alcune tappe del Vedutismo Ottocentesco, Piscopo, attraverso l’attualissimo tema della finzione telematica che separa l’individuo dalla realtà tramite uno schermo/specchio che è quello del computer, ci presenta un percorso vero e proprio da un’angosciante presente di fallimento, di morte e senza speranza attraversando luoghi simbolici come le vie di Gerusalemme o le famose Vele di Scampia, fino a ritrovare la luce e un cielo che, facendoci alzare anche solo virtualmente lo sguardo verso l’alto, ci fa respirare speranza e serenità.
Nicola Piscopo è dal 2009 artista residente di Galleria Monteoliveto con sede a Napoli e a Nizza e partecipa con la galleria con successo di pubblico e collezionisti a numerosi eventi e saloni internazionali di arte contemporanea in Italia e all’estero.

Inaugurazione venerdì 20 giugno alle ore 18:30

Galleria d'Arte Salvatore Serio
via Oberdan, 8 Napoli
Orari: dal Lunedì alla Domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30, chiuso il Sabato.
Ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 20 giugno 2014 alle 08:49   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 21 giugno al 6 luglio 2014
gravitART

autore: Nicholas Tolosa
titolo: Povertà
tecnica: acrilico su tela
dimensioni: 70 x 50 cm
anno: 2014
 [Vedi la foto originale]
CENTRO CULTURALE TECLA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Toledo 424 (80134)
+39 , +39 (fax), +39
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Non ci pensiamo mai perché lo diamo per scontato, ma come sarebbe il mondo privo di gravità? E’ un fattore fondamentale per il nostro essere e senza di essa probabilmente ci saremo evoluti in diversamente. Il fatto stesso di tenerci “incollati al suolo”, anche se scientificamente conosciuto...
orario: 11-13 e 17-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 21 giugno 2014. 16.00
catalogo: in galleria. a cura di Nicholas Tolosa
curatori: Roberto Esposito, Nicholas Tolosa
autori: Gennaro Esca, Roberto Esposito, Giada Fioramonti, Paola Gentile, Maurizio Imperatore, Giuseppa Matraxia, Ada Nori, Alfredo Sposito, Nicholas Tolosa, Desy Vanni
patrocini: centro culturale TECLA
note: e-mail: accademiadeipartenopei@gmail.com
sito web: http://accademiadeipartenopei.jimdo.com
facebook: http://facebook.com/accademiadeipartenopei
genere: arte contemporanea, collettiva


Messaggio di Gino il lunedì 23 giugno 2014 alle 09:35   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

23/6/2014

L'arte dolce di Andy Warhol

Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli

Un'​esposizione di cake design con la riproduzione di alcune opere di Andy Warhol


 

sintesi del comunicato stampa

Tra le numerose iniziative collaterali della mostra di Andy Warhol, in programma fino al 20 luglio al Pan di Napoli, una coniugare l'aspetto artistico con quello gastronomico e stuzzicare la golosita' dei visitatori. Il Club Pasticcieri Italiani in collaborazione con l'Azienda Cura Soggiorno e Turismo della citta' di Castellammare di Stabia (NA) e per la direzione artistica di Luigi Coppola, proporranno all'interno di Palazzo Roccella un'esposizione di cake design con la riproduzione di alcune opere di Andy Warhol realizzate con la tecnica del pastigliaggio, un composto di zucchero e gelatina vegetale. La rassegna "Andy Warhol. Vetrine", curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Spirale d'idee in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.



Messaggio di Gino il lunedì 23 giugno 2014 alle 09:36   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

INDEPENDENT FILM SHOW 14th Edition
da giovedì 26 giugno a sabato 28 giugno 2014 dalle ore 21:00
Belvedere Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29/d)

INDEPENDENT FILM SHOW 14th edition, rassegna internazionale dedicata al cinema sperimentale indipendente coordinata da Raffaella Morra, si svolge giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 giugno programmando la proiezione dei tre programmi di films e video e le tre expanded cinema performances al Belvedere del Museo Nitsch.

L’Independent Film Show si focalizza su quegli stati di rinnovamento immaginifico che incrementano l’abilità del guardare: un’attività fisica e mentale fondante per decodificare le sottili linee che sorreggono l’unità del mondo. Annualmente prende forma un familiare club per cinefili dove si incontrano le più progressive ed inattese espressioni artistiche in movimento, contrario ai grandi numeri dei costosissimi vuoti ideologici dei festivals e avverso agni immotivati avanzamenti della cultura di consumo. L’Independent Film Show è un propulsore culturale, impegnato non verso il profitto egemonizzante ma a favore della diffusione di una mentalità consapevole dei limiti da superare per esperire quei fenomeni oggi solo intuibili oltre l’umano visibile e udibile. Il territorio del cinema sperimentale è denso di fraintendimenti e generalizzazioni ed in special modo si continuano a issare barricate di esclusione e rigide regole di separazione che impediscono di svelare e approfondire le intriganti connessioni percettive e le inaspettate soluzioni insite nei componimenti artistici indipendenti. L’esclusione del forzato fruitore passivo (utilizzato nella visione standardizzata) evidenzia e privilegia una comunicazione diretta capace di provocare una vibrazione intensa che può generare riflessione e progresso; un’immersione alternativa in temporanei atti proiettivi, con la possibilità di socializzare e discutere con i film/video-makers per intraprendere un ulteriore passaggio verso dei nuovi spazi di intuizione.

Leggendo con attenzione i programmi di questa edizione si evince il ritorno a Napoli di molti amici che nelle varie edizioni hanno già mostrato l’eccezionalità delle proprie opere filmiche, sottolineando quanto stretto sia il legame tra i film/video-makers coinvolti nell’Independent Film Show. L’unica restrizione è partecipare con delle opere raramente o mai proiettate in Italia ed ideare delle ardue strategie performative che avvolgono i partecipanti, infondendo delle nuove configurazioni in un’irripetibile esperienza sensuale.

PROGRAMMI e EXPANDED CINEMA PERFORMANCES

Giovedì 26 giugno ore 21:00 Cornerstone selezionato da Gaëlle Rouard
Giovedì 26 giugno ore 22:30 Juke Film Boxe di Gaëlle Rouard

Venerdì 27 giugno ore 21:00 Intuition spaces selezionati da Emmanuel Lefrant e Raffaella Morra
Venerdì 27 giugno ore 22:30 expanded cinema performances di Les Nominoë (Nicolas Berthelot, Alexis Constantin, Emmanuel Lefrant e Stéphane Courcy di Rosa)

Sabato 28 giugno ore 21:00 Signal Selections from Screen Compositions selezionati da Katherine Liberovskaya
Sabato 28 giugno ore 22:30 Live video di Katherine Liberovskaya con Live mixing of audio pieces di Phill Niblock
Sabato 28 giugno ore 23:00 Live music and film/video di Phill Niblock


Giovedì 26 giugno ore 21:00 Cornerstone selezionato da Gaëlle Rouard

Il programma Cornerstone selezionato da Gaëlle Rouard, come esplicitato nel titolo, è una splendida panoramica nella storia del cinema sperimentale, con un comune denominatore: qualsiasi parvenza di narrazione cinematografica è disseminata in mille schegge e restituita in una forma comunicativa completamente unica, impiegando le più personali e imprevedibili manipolazioni e metodologie di creazione filmica. In Outer Space di Peter Tscherkassky la stratificazione costante delle immagini espone lo spettatore ad una complessa attività di visione per esplorare i limiti dei meccanismi fisici e intellettuali; Spacy di Takashi Ito è realizzato con 700 fotografie ri-fotografate fotogramma per fotogramma seguendo delle regole fisse di movimento nello spazio fisico, con l’intento di condurre in confusione l’atto del guardare; per William Moritz “…l’unicità del cinema è presentare uno spettacolo visuale comparabile all’ascolto musicale con delle fluide immagini dinamiche, ritmicamente cadenzate attraverso il montaggio, la dissolvenza, la sovrapposizione, la segmentazione dello schermo, i contrasti di positivo e negativo, l’atmosfera del colore ed altri stratagemmi cinematografici”; Lapis di James Whitney, un classico dell’Absolute Cinema, da lui definito “un mandala spazio/temporale”, è correlato all’attività neurale del sistema visivo ed uditivo realizzando un meraviglioso esempio sinestetico; in Déjeuner du matin di Patrick Bokanowski i suoi esperimenti ottici con la luce, la riflessione e la rifrazione trasformano le immagini quotidiane in fluidi e deformabili oggetti d’arte, impiegando il materiale filmico come una tradizionale tela pittorica; per Stadt in flammen del collettivo SCHMELZDAHIN la pellicola found footage Ville en flamme è sottoposta al degrado biologico di microbi e batteri, fin quasi la liquefazione, per favorire una dissoluzione delle immagini e mostrare la vacuità della materia al processo del tempo.

Giovedì 26 giugno ore 22:30 Juke Film Boxe di Gaëlle Rouard

Per la seconda volta, con una nuova configurazione filmica e l’ultimo film in prima visione mondiale, Juke Film Boxe di Gaëlle Rouard è una straordinaria opportunità per partecipare all’intervento diretto sulla proiezione filmica; un flusso continuo che coinvolge in un tutt’uno la film-maker, gli apparati proiettivi, l’ambiente e gli spettatori. Un pretesto narrativo fa da sottile sostrato per un viaggio cosmico nell’arte filmica; i fotogrammi, sapientemente elaborati a mano attraverso dei filtri colorati, degli specchi e dei prismi ottici, creano un mondo sovrapposto, accompagnato da una fortissima sensazione d’ignoto che può forse condurre verso nuovi scenari e significati.

Venerdì 27 giugno ore 21:00 Intuition spaces selezionati da Emmanuel Lefrant e Raffaella Morra

Il programma Intuition spaces selezionato da Emmanuel Lefrant e Raffaella Morra concentra l’attenzione sul processo di sviluppo delle sostanze in perpetua metamorfosi. Little Girl di Bruce Baillie registra dei momenti distillati di bellezza naturale in un ritratto lirico perfettamente semplice senza aggiunte o tagli; Distorted Movi Sion di Yo Ota riflette sulla struttura della visione cinematografica come tipologia di esperienza visuale e conoscenza visibile; un’avventura della mente in The Or Cloud di Fred Worden ed un viaggio metafisico che si realizza attraverso degli scenari mentali personali in Into Daylight di SJ. Ramir; Another Void di Paul Clipson è il risultato di una pratica continua con la pellicola Super 8mm per elaborare una modalità di descrizione del mondo attraverso il gesto e la ripetizione; in Photuris di Peter Miller il movimento generato dalle lucciole è registrato sulla pellicola, formando dei turbinii astratti di luce.

Venerdì 27 giugno ore 22:30 expanded cinema performances di Les Nominoë

Del collettivo Nominoë, composto dai quattro film-makers Nicolas Berthelot, Alexis Constantin, Emmanuel Lefrant, Stéphane Courcy di Rosa, le due expanded cinema performances Atomic Light (in prima visione mondiale) e Cortex (con la partecipazione del ballerino Stéphane Mensah) collegano la materialità del supporto filmico e la diffusione proiettiva ad una fruizione temporale e spaziale non convenzionale. Il cinema dei Nominoë si allontana dai modi abituali di produzione filmica privilegiando l’improvvisazione collettiva dal vivo di una situazione visiva e sonora.

Sabato 28 giugno ore 21:00 Signal Selections from Screen Compositions selezionati da Katherine Liberovskaya

Screen Compositions è un evento annuale di proiezione, fondato e curato da Katherine Liberovskaya, che si svolge dal 2005 al Experimental Intermedia, NY, dedicato alle intersezioni delle immagini in movimento con l’arte sonora, specificamente non dal vivo. La selezione per l’Independent Film Show si concentra sulla manipolazione del segnale analogico ed esplora le qualità e le possibilità offerte dall’apparato tecnologico. Decay Hatching di LoVid (Tali Hinkis and Kyle Lapidus) mette in evidenza la fragilità della tecnologia, il video 33 di E.S.P. TV (Victoria Keddie and Scott Kiernan) documenta le pratiche artistiche effimere; in Light Field II Richard Garet attira l’attenzione verso i processi di percezione e cognizione attivando dei fenomeni sensoriali, fisici, psicologici che riflettono sulla natura e sull’esperienza del tempo; Frogfields di Katherine Liberovskaya è un’esplorazione del video a tensione controllata dall’audio elaborato tramite un sintetizzatore.

Sabato 28 giugno ore 22:30 Live video di Katherine Liberovskaya con Live mixing of audio pieces di Phill Niblock
Sabato 28 giugno ore 23:00 Live music and film/video di Phill Niblock

Due momenti performativi con Katherine Liberovskaya e Phill Niblock: nel primo live set Niblock mixa tra brani audio basati su diverse registrazioni fonografiche, molto differenti dalle sue composizioni musicali, accompagnato da Katherine Liberovskaya che mixa dei video da un vasto database personale di clips elaborate negli ultimi quindici anni.

Il secondo evento è un’intensa performance di Phill Niblock, compositore minimalista e film-maker che con la sua Intermedia Art ha contribuito attivamente a trasformare il modo di percepire i suoni ed il trascorrere del tempo. Le sue composizioni sonore sono dei fitti drones interrelati da microtoni di timbri strumentali che generano variegate sfumature nello spazio performativo in cui gli spettatori si immergono fino a perdere la percezione del fluire del tempo. Ciò si riflette nei suoi componimenti filmici, lontani dallo sviluppo documentale, che mostrano i rituali del lavoro giornaliero, spesso l’operare manualmente ripetuto in continuo. Le dense corrispondenze tra suoni e immagini agiscono con un lento fluire, evocando sensazioni antagoniste di movimento ed immobilità, e con una giusta predisposizione conducono ad una condizione di trance dove esistono le libere associazioni.


Info
Museo Nitsch
Vico lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel. + 39 081 5641655 / Fax. +39 081 5641494
info@museonitsch.org



Messaggio di Gino il giovedì 26 giugno 2014 alle 11:23   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Galleria Monteoliveto e Galleria Salvatore Serio

 presentano

Giovanni Block Live at STREET VIEW

Mostra personale di NICOLA PISCOPO

Artista ospite Gianpaolo Cono

a cura di Serena Calò

Domenica 29 giugno alle ore 19:00. Ingresso libero.

Domenica  sera, alle ore 19:00, presso la galleria d'arte Salvatore Serio, sarà ospite di STREET VIEW, la mostra personale di Nicola Piscopo, il giovane ed affermato cantautore Giovanni Block con una performance acustica che accompagnerà il nostro viaggio attraverso le opere in esposizione nella galleria.

Nato a Napoli, Giovanni Block  è cresciuto fra musica e teatro. Formatosi  presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, dal 1997 lavora come flautista tra orchestre e concerti solisti e nel 2003 fonda la band Giovanni Block & Masnada formata da studenti del conservatorio, con la quale dà vita ad un progetto di canzone d'autore in continua evoluzione. Nel corso degli anni vince numerosi premi tra festival e rassegne di musica d’autore. Nel 2010 registra il suo primo disco, Un posto Ideale, pubblicato nel novembre 2011, prodotto da Ettore Caretta (in passato produttore di Capossela, Veloso e Cammariere). Il disco, composto da 13 brani, è stato realizzato con la collaborazione di artisti come Sergio Cammariere ed il trombettista Fabrizio Bosso, ricevendo ottimi giudizi della critica. Nel 2012 dal Teatro Sannazaro di Napoli parte il tour nazionale con



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 08:57   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

27/6/2014

Tony Cragg

Villa Rufolo, Ravello (SA)

Ravello Festival. Dodici le sculture dell'artista inglese esposte tra la Villa e l'Auditorium; il percorso creato mette in relazione il rapporto tra il linguaggio plastico, gli spazi architettonici e il paesaggio.


 

comunicato stampa

Dopo il successo di pubblica e critica avuto dalla personale di Mimmo Paladino nel 2013 e proprio grazie a quest’ultimo, il Ravello Festival ospiterà in esclusiva per l’Italia una imperdibile mostra – curata da Flavio Arensi e prodotta da Fondazione Tramontano Arte, Napoli – dedicata a uno dei più grandi esponenti della scultura mondiale: dal 27 giugno al 31 ottobre, infatti, protagoniste a Ravello saranno le monumentali opere dello scultore inglese TONY CRAGG.

Dodici le sculture in bronzo (composte a partire dalla fine degli anni ‘90 fino ad oggi) che l’artista ha scelto di esporre sulla terrazza dell’Auditorium Oscar Niemeyer e a Villa Rufolo, in un percorso che mette in luce le possibilità del linguaggio plastico in dialogo con le architetture, antiche e recenti, come pure con il paesaggio artificiale e naturale. L'idea perseguita da Cragg in questa mostra (della quale ha seguito personalmente l’allestimento), infatti, è quella di sviluppare un'indagine della forma all'interno delle strutture inventate dall'ingegno umano e le ricchezze di un luogo come Ravello, unico al mondo.

La mostra comincia dai suggestivi giardini di Villa Rufolo dove “Wild Relatives” accoglie il visitatore sotto la torre d'ingresso, per poi passare al Belvedere, dove si trovano tre grandi colonne in bronzo (Ever after, Accurate Figures e Runners) che stanno in equilibrio fra il verde della villa e l'orizzonte azzurro. Nella antica sala da pranzo, invece, si trova Cauldron (Calderone) che prende possesso dello spazio. Il viaggio attraverso i luoghi incantati della Villa si conclude nella vecchia cappella, dove è stata allestita la grande nave uncinata dell’artista inglese, “Congregation”, un'opera che vuole essere un omaggio al mare e che rappresenta perfettamente la ricerca del maestro tesa ad analizzare la forma attraverso il movimento e la luce con l'impiego di materiali anche non tradizionali. Il percorso espositivo si sviluppa anche sulla terrazza dell'Auditorium Niemeyer, dove cinque sculture, la più grande Luke alta quasi 4 metri, si mettono in relazione diretta con il panorama ma soprattutto con la forma rotonda della struttura architettonica pensata dal celebre architetto brasiliano. False idol, Manipulation, Caught Dreaming e Turbo formano anche un ideale viaggio all'interno dell'opera dell'artista degli ultimi quindici anni.

“L'incontro coi lavori di Cragg – racconta Flavio Arensi, curatore della mostra - può diventare un momento unico per capire come la tradizione scultorea occidentale ha cercato, lo scorso secolo, una nuova grammatica linguistica, rendendo la riflessione sulla forma il pretesto migliore per parlare della vita, delle sue dinamiche, dei suoi segni”.
I biglietti per i singoli eventi del Ravello Festival sono disponibili in prevendita (per info: www.ravellofestival.com e infoline: 089 858422). Il servizio di biglietteria del Ravello Festival 2014 sarà attivo a partire dalle ore 9.00 di sabato 31 maggio.
Il box office a Ravello (in Piazza Duomo) sarà aperto fino al 2 giugno. Tra il 3 ed il 12 giugno, invece, sarà possibile acquistare i biglietti esclusivamente on line su www.bookingshow.it e presso i punti vendita convenzionati, il cui elenco sarà riportato su www.ravellofestival.com.

Il tema conduttore del Ravello Festival 2014, il cui video promo è visibile al link http://vimeo.com/88980339, sarà “Sud”.
L’inaugurazione il 21 giugno con lo spettacolo di e con Danilo Rea ed Isa Danieli dedicato a Eduardo De Filippo, nel trentennale della morte, e nato su commissione del Ravello Festival.

Anche quest’anno il Ravello Festival 2014 è riuscito a mettere insieme una serie di star straordinarie del mondo jazz: Chick Corea & Stanley Clarke Duet (10 luglio), Burt Bacharach (16 luglio), la virtuosa del violino Regina Carter (17 luglio), Michel Camilo (19 luglio), Jean Luc Ponty & his band (17 agosto), Sergio Cammariere Quintet (2 agosto) e Fabrizio Bosso diretto da Peppe Vessicchio (23 agosto) e tanti altri. A questo già ricco calendario dedicato alla musica jazz e contemporanea, si aggiungono due uniche imperdibili date: il 31 luglio l’unica data italiana di ALEXANDRE DESPLAT, il grande compositore francese di colonne sonore (sei volte nominato agli Oscar per film come The Queen - La Regina, Il curioso caso di Benjamin Button, Il discorso del re, Argo e Philomena e vincitore di un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale per il film Il velo dipinto), che eseguirà le sue musiche più famose accompagnato dal Traffic Quintet e Alain Planés al piano; il 21 agosto l’attesissimo concerto del KRONOS QUARTET, il più grande quartetto al mondo di musica moderna, che quest’anno festeggia i 40 anni di attività concertistica, sempre al confine tra classica, jazz e contemporanea, con un programma pensato in esclusiva per Ravello.

Gli oltre cinquanta eventi in cartellone vedranno alternarsi sul Belvedere di Villa Rufolo una fitta schiera di grandi voci italiane e internazionali: il grande ritorno in Italia della regina del fado portoghese Dulce Pontes (per l’unica data della stagione in Italia), la magia unplugged del blues made in Napoli di Pino Daniele (per la sua prima volta a Ravello), l’unica data estiva in Italia della giovane cantautrice statunitense Chrysta Bell, musa di David Lynch, il fascino esotico della morna (musica e danza tipica di Capo Verde), reinterpretata della giovane Mayra Andrade, il jazz raffinato ed intenso dai sapori mediterranei di Sergio Cammariere (a Ravello in quintetto per l’unica data italiana della stagione), la verve di Teresa De Sio che torna a proporre il suo storico repertorio, accompagnata da Roy Paci alla tromba, l’inconfondibile timbro del cantautore israeliano Asaf Avidan (che tornerà a stregare il nostro Paese, per l’unica data dell’artista nel Sud Italia).
Tra i giovani artisti italiani, invece, spiccano Maria Pia De Vito, il pianista jazz Alberto Pizzo, la pianista Giulia Mazzoni e le cantautrici Ylenia Lucisano e Parisse.

In cartellone anche molti spettacoli teatrali, tra cui “Con el respiro del Tango” di Luis Bacalov e Michele Placido (un’altra prima assoluta) e “Memorie di una schiava”, con Pamela Villoresi e Baba Sissoko. Non mancherà la grande danza con due compagnie americane, la Ailey II Dance Company, punto di riferimento nel repertorio contemporaneo, e Les Ballets de Trockadero, con il suo Lago dei cigni tutto al maschile.

Inoltre ogni fine settimana il Ravello Festival proporrà un appuntamento con un concerto sinfonico di prestigio, confermandosi al primo posto in Italia per la proposta di musica classica, con 10 concerti in 3 mesi di programmazione. Ecco le grandi orchestre, i direttori e i solisti illustri di questa 62 edizione, che si alterneranno sul suggestivo palco del Belvedere di Villa Rufolo e dell’Auditorium Oscar Niemeyer: l’Orchestra Sinfonica di Lucerna (5 luglio - diretta da James Gaffigan e con la violinista Viviane Hagner), l’attesissimo concerto della London Symphony Orchestra (18 luglio - diretta, per l’unica volta in questo 2014, da Daniel Harding), l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole (1 agosto), la Filarmonica del Teatro Regio di Torino (24 agosto – diretta da Gianandrea Noseda e con la voce di Evelyne Herlitzius), l’Orchestre National de France (6 settembre – diretta da Daniele Gatti), la Neojiba Orchestra (14 settembre - con al proprio fianco la grande Martha Argerich). E poi ancora ad arricchire la già ampia offerta, i concerti dell’Orchestra Filarmonica di Qingdao dalla Cina (25 luglio), l’Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova (11 agosto) per l'attesissimo Concerto all'Alba, e l’Orchestra Filarmonica Nazionale Armena (30 agosto).

L’elegante Belvedere di Villa Rufolo farà da cornice esclusiva alla manifestazione, diventando il punto di riferimento privilegiato del Ravello Festival, che si avvarrà anche dell’affascinante Sala dei Cavalieri, nei giardini della Villa amati da Wagner, per gli spettacoli più raccolti e i concerti cameristici, dell’Auditorium Oscar Niemeyer, per poche occasioni di spicco oltre che eccezionalmente delle strade e delle piazze di Ravello.

Ufficio Stampa Ravello Festival:
Parole & Dintorni (Anna Pompa: 346.7829202 - anna@paroleedintorni.it)
Ufficio stampa Fondazione Ravello:
ufficiostampa@fondazioneravello.it | Nicola Mansi 328.3364976 - 340.9002415 e Mario Amodio 392.8680635

Inaugurazione 27 giugno

Villa Rufolo,
piazza Duomo, Ravello (SA).



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 08:57   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

27/6/2014

Amedeo Gabucci

MAV - Museo Archeologico Virtuale, Ercolano (NA)

Ombre. Letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente, passato e futuro. Un tentativo ossessionante di far emergere degli universi paralleli e completi. A cura di Giovanni Cardone.


 

comunicato stampa

a cura di Giovanni Cardone

Si inaugurerà venerdì 27 giugno presso il MAV – Museo Archeologico Virtuale di Ercolano la mostra dell’artista deò “Ombre” con il Patrocinio del Comune di Ercolano in collaborazione con l’Associazione Culturale Liberamente. Alla mostra interverranno il Sindaco di Ercolano Dott. Vincenzo Strazzullo, il Vicesindaco di Ercolano Dott. Antonello Cozzolino , l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Carmela Aprea e il Direttore del MAV Dott. Ciro Cacciola .

La mostra sarà curata dal Critico d’Arte Giovanni Cardone che dice : “ Le opere di Amedeo Gabucci in arte deò sono letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente, passato e futuro. Un tentativo ossessionante di far emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza il movente descrittivo. Egli descrive il suo pensiero- azione e nel contempo la generazione materica e la degenerazione tra la dimensione “ dentro” e quella del “ fuori” tra l’essere fisico e spirituale nel travaglio della liberazione della percezione dell’atto creativo tra “ finito” e il “ non finito”. L’artista trasforma la sua materia per far si che tutti possano condividere emozioni, sensazioni e passioni. Amedeo Gabucci in arte deò artista passionale egli gioca con l’immagine e con le ombra . Luce e ombra, separatamente, non esistono, non descrivono nulla, alienazione pura, assenza di vita.

La luce scientificamente analizzata non è la stessa luce umanizzata dalla natura, l’altra solo parzialità scientifica, non rappresenta il tutto. Nell’arte la luce trova la sua massima espressione nell’interdipendenza con l’ombra, la complementarietà tra gli opposti è la condizione che crea unità: caldo-freddo, maschile-femminile, giorno e notte. Una superficie bianca come la rappresenta deò descrive lo spazio, mentre quella nera è una superficie inerte, senza vibrazioni, senza vita. La diversità il contrasto, la contrapposizione, genera altro nuovo da se. “ L’ombra che ci appare effimera e sfuggente ha un’evidenza che non può essere spiegata con le leggi dell’ottica e si sottrae alle logiche della percezione. Ma al tempo stesso affonda le sue radici nella leggenda nel mito, e tracce delle leggende e del mito fa affiorare allo sguardo, non solo ottico, dello spettatore”. Amdeo Gabucci in arte deò artista che esprime tutto se stesso, questo lo si evidenzia dalle sue opere dove egli unisce sacro e profano , ovvero “Luci ed Ombre”.

L’arte diceva Zavattini “ Non si può essere campioni di sollevamento pesi, sollevando solo con il pensiero”. Certamente il senso poetico e filosofico di deò va oltre la sua arte, dove la semantica e la semiotica si uniscono nel quel bianco e in quei volti sfuggenti di un’artista che ha saputo unire passione e sentimento, arte e trasgressione “ . L’evento per la sua realizzazione ha goduto del contributo del Ristorante Gianni al Vesuvio, Ristorante Kona di Ercolano, Supermercati Geo di Ercolano, Sulpris Alimentari Ercolano.

Inaugurazione 27 giugno ore 18

MAV- Museo Archeologico Virtuale di Ercolano
Via IV Novembre – Ercolano
tutti giorni dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 17.30 – Lunedì Chiuso.
Ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 08:58   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

27/6/2014

Different Things from Different Places

Annarumma, Napoli

Il titolo e' riferito a cose e materiali del tutto ordinari e di facile reperibilita' che pero' sono nobilitati dal gesto artistico. In questo caso da dipinti, sculture e un video di 4 artisti.


 

comunicato stampa

Nico Colon, Mike Goldby, Nicholas Pilato, Reid Ramirez.

Il video di Reid Ramirez (California 1979) intitolato Hooch’s Houses può essere considerato il manifesto di questa mostra collettiva intitolata “Different Things from Different Places”.

Il video è basato sulla tecnica cinematografica del morphing, una tecnica digitale nata alla fine degli anni 80 che non è altro che l'uso in contemporanea di una dissolvenza incrociata e di un effetto di deformazione chiamato warping che consente la trasformazione fluida, graduale tra due immagini diverse che nel caso del video di Ramirez, sono foto di desolati interni di case appartenenti alla working class. Il senso di squallore che questi luoghi ispirano, viene però sublimato dalla “magia” dell’effetto digitale per cui si ha un profondo effetto ipnotico che spinge l’osservatore a seguire le successive trasformazioni delle immagini, effetto che viene amplificato anche dallo straniante commento audio realizzato dall’artista utilizzando un sintetizzatore vocale.

Different Things sono quindi a ben guardare quelle cose o quei materiali che sebbene siano del tutto ordinari e di facile reperibilità quotidiana, vengo nobilitati dal gesto artistico e quindi rese ARTE a tutti gli effetti. In mostra troviamo infatti i lavori del canadese Mike Goldby (Toronto 1991) il quale utilizza pezzi di tessuto tecnico, quello che per intenderci è usato nell’abbigliamento sportivo, per realizzare opere che ricordano la color field painting americana. Oppure lo statunitense Nicholas Pilato (1986) che dipinge usando il cemento.
L’artista copre le sue tele che ha in precedenza dipinto ad olio, con uno strato di cemento liquido mescolato ad un leggero collante che una volta asciugato sarà sapientemente grattato via scoprendo le zone di colore sottostante.
Una diversa tecnica è invece quella usata dall’artista Nico Colon (San Francisco 1982) il quale realizza i suoi dipinti impregnando di colore larghe foglie di piante come quelle del ficus o del banano, per poi lasciare la loro impronta su pezze di tessuto commerciale. Il risultato è una fitta vegetazione colorata che si erge come una foresta di segni.
Infine l’artista Reid Ramirez (che come Colon è di chiare origini latine) già citato perché autore del video, ha realizzato appositamente per questa sua partecipazione alla mostra, tre sculture intitolate Hoodies fatte appunto utilizzando delle felpe bianche con cappuccio. L’artista ha colorato ciascuno capo immergendolo rispettivamente nell’aranciata, nel succo d’uva e in una bibita messicana a base di cola. Le tre felpe così tinte sono poi esposte appoggiandole su una armatura fatta di filo d’acciaio sagomato dall’artista al fine di conferire a ciascun indumento una particolare forma.

Opening: Venerdì 27 Giugno 2014 ore 19,30.

Galleria Annarumma
via Carlo Poerio 98, 80121 Napoli
mar - ven 16-19.30 o su appuntamento



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 08:59   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

27/6/2014

Unique/White

LineaDarte Officina Creativa, Napoli

Il bianco, che racchiude in se' tutti i colori dell'iride, viene declinato dagli artisti secondo le sue piu' varie connotazioni e con diverse tecniche.


 

comunicato stampa

a cura di Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito

Innocenza, purezza, verginità: il Bianco chiude il cerchio. Venerdì 27 giugno alle 18,30 negli spazi di LineaDarte Officina Creativa apre al pubblico Unique/White, sesto ed ultimo appuntamento del ciclo Unique/Unico a cura di Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito.

Il colore acromatico, che racchiude in sé tutti i colori dell'iride, viene declinato dagli artisti secondo le sue più varie connotazioni: nella scultura Me-dea di Rita Esposito, che cerca la redenzione di Medea nel divino che è in ogni donna, il bianco è la purezza della superficie che si ritrae per far posto alla complessità dell'essenza femminile; nel Libro d'Artista di Annibale Di Muro è assoluto protagonista, nello scatto di Daniele Galdiero diventa luce impietosa che evidenzia i solchi del tempo.

Il legame con l'idea della classicità e della levigatezza della forma viene messo in risalto dalla scultura di Giovanni Ruggiero mentre nel lavoro 'Mbriana Mia di Claudia Mazzitelli il bianco assume quasi un valore apotropaico, delineando la figura della 'Mbriana come protettrice di Napoli e dei suoi abitanti.

Il bianco come simbolo di resa caratterizza invece Guerra e Pace, videoinstallazione di Antonio Conte, con la quale l'artista conclude la ricerca dedicata al potere e alle sue degenerazioni sviluppata lungo tutto il ciclo Unique.

Non manca una rielaborazione del colore legata alla sua dimensione funeraria, evidente nel pannello di Titti Serrato, dove le maschere mortuarie che emergono dalla superficie esprimono l'angoscia della dissoluzione del quotidiano nell'ignoto della morte. Gli fanno da contraltare Salvifica di Giovanna Donnarumma, in cui il bianco accompagna l'invocazione e la preghiera rivolta al cielo e Senza Titolo di Gennaro Ippolito, in cui la leziosità del merletto e dell'angioletto musicante, in contrasto con la ruvidezza del gesso di sfondo, sembra quasi uno sberleffo.

Unique/White conclude quindi il ciclo basato sullo studio e la rappresentazione del colore, ideato con l'obiettivo di costruire un laboratorio aperto che trascendesse la creazione individuale per trasformarsi in un'esperienza collettiva.

In sei mesi, il giallo, l'arancione, il rosso, il blue ed in nero sono stati esplorati attraverso le singole mostre omonime (Yellow, Orange, Red, Blue e Black) dove i creativi hanno potuto confrontarsi liberamente, senza limiti di tecnica, liberando la figura dell' “artista indipendente”, in grado di procedere autonomamente lungo la propria linea di ricerca, di affrancarsi dai vincoli del “sistema dell'arte” e confrontarsi alla pari con tutti i suoi interlocutori, diventando “imprenditore di se stesso”.

LineaDarte-Officina Creativa nasce dalla volontà degli artisti dormienti Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma di dare luce e visibilità a tutti i creativi sommersi o dormienti e di promuovere la figura dell'artista-imprenditore-di-se-stesso.
Alle manifestazioni, infatti, possono partecipare gli artisti sia per professione che per diletto.

«Attraverso l'omonima associazione, LineaDarte vuole favorire lo scambio culturale con artisti italiani e stranieri e con associazioni ed enti simili nello statuto e negli intenti; inoltre si propone come strumento di promozione sociale e di crescita culturale del territorio, ponendosi come protagonista e promotrice di iniziative artistico-culturali e favorendo una effettiva pluralità di partecipazione e la diffusione della conoscenza delle arti attraverso esposizioni, conferenze, gruppi di incontro e corsi». G. Ippolito, G. Donnarumma

Inaugurazione Venerdì 27 giugno alle 18,30

LineaDarte Officina Creativa
via Raimondo De Sangro di Sansevero, 12 Napoli
lun-sab 10.30-17, mar e dom
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 08:59   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

27/6/2014

Alessio Schiattarella - Riccardo Zagaria

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Watercolor. Entrambi gli artisti si misurano con l'acquerello, considerandolo la tecnica pittorica per eccellenza, la piu' difficile, ma nel contempo la piu' visionaria.


 

comunicato stampa

L'arte vista come amore, come istinto primordiale da far emergere, in luogo dell'impostura e della mera speculazione. E' questa la prima impressione che si coglie, nell'ammirare le opere di Alessio Schiattarella e di Riccardo Zagaria.
Due artisti che hanno saputo reinterpretare in chiave del tutto originale e senza infingimenti, l'arte ineguagliabile tramandataci dai maestri del passato. Nasce così, grazie a questa combine di talenti puri, "Watercolor" una mostra che per la qualità dei lavori esposti, già si preannuncia come un successo. Promossa da Gino Ramaglia, nell'ambito delle iniziative "Artisti in vetrina", verrà inaugurata il 27 giugno alle ore 19,00 a Napoli in via Broggia, 9 presso gli spazi della ditta " Gino Ramaglia". Entrambi si misurano con l'acquerello, considerandola la tecnica pittorica per eccellenza, la più difficile, ma nel contempo la più visionaria.

Il risultato è straordinario. Attraverso le opere del duo Schiattarella - Zagaria, è possibile infatti imbattersi in un gioco di colori che danno vita a forme ed atmosfere di particolare suggestione, che per il fascino e la composizione artistica, donano emozioni che si fanno oniriche. Due artisti autentici, alla continua ricerca di scorci, paesaggi e personaggi da trasformare in vere opere d'arte. Schiattarella, più incline al paesaggio, tende con pennellate essenziali ma decise, verrebbe da dire minimaliste, a raffigurare in maniera straordinaria gli ambiti territoriali dai quali fa emergere mirabilmente la luce ed i colori di Napoli; Zagaria, più introspettivo, predilige i personaggi, e attraverso la sua ricca campionatura di volti, è possibile scorgere particolari che rimandano all'uomo nella sua identità più intima e nascosta, che viene, potenza dell'arte, svelata e mostrata in tutta la sua naturale essenza.
Testo di Gaetano Bonelli

Info: a.schiattarella@alice.it. riccardo_zagaria@alice.it

Inaugurazione e performance 27 giugno ore 19.00

Gino Ramaglia
Via Broggia, 10 Napoli
mar-sab 9-20
Ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 27 giugno 2014 alle 09:02   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 27 giugno al 19 luglio 2014
Watercolor

Alessio Schiattarella
Riccardo Zagaria

“ Watercolor “

 [Vedi la foto originale]
GALLERIA GINO RAMAGLIA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
info@ginoramaglia.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Registra questo evento nel tuo archivio personale
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni


orario: Dal lunedì al Sabato ore 09-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 27 giugno 2014. Ore 19.00
curatori: Gaetano Bonelli
autori: Alessio Schiattarella, Riccardo Zagaria
patrocini: Accademia di Belle Arti di Napoli
genere: arte moderna e contemporanea, performance - happening, serata - evento, doppia personale

inserito da gino.ramaglia


Messaggio di Gino il lunedì 30 giugno 2014 alle 10:50   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

30/6/2014

Fare arte a Scampia

CasArcobaleno, Napoli

La VI edizione del Simposio internazionale d'arte contemporanea di Scampia, vede gli artisti coinvolti in diversi laboratori rivolti alla popolazione del quartiere.


 

comunicato stampa

Progetto e coordinamento di Antonella Prota Giurleo

Dal 30 giugno al 7 luglio artiste e artisti di diverse nazioni vivranno a CasArcobaleno
Il lavoro individuale di ciascuna e di ciascuno si alternerà al fare collettivo attraverso la proposta di diversi laboratori rivolti alla popolazione del quartiere di Scampia.

Gli obiettivi del progetto sono:

* far incontrare persone con percorsi umani e culturali differenti favorendo l’arricchimento reciproco e il confronto tra espressioni artistiche e linguistiche varie con la cultura locale
* permettere alle persone di Scampia di appropriarsi di espressioni artistiche inedite per esprimersi in modo nuovo
* promuovere e facilitare il processo di comprensione dell’arte contemporanea per la cittadinanza del quartiere.
Nelle serate le varie associazioni di Quartiere proporranno momenti culturali di aggregazione e socialità.
A conclusione del simposio verranno presentate, in una mostra che sarà inaugurata lunedì 7 luglio alle ore 19 a CasArcobaleno, le opere delle artiste e degli artisti e quelle realizzate durante i laboratori.
Cura e coordinamento: Occhi Aperti società cooperativa sociale ONLUS, Centro Educativo Luigi Scrosoppi - C.E.Lu.S., associazione di promozione sociale onlus, Associazione Dream Team – donne in rete,
Collaborazioni: Progetto Valorizziamo Scampia sostenuto da Fondazione con il Sud, Arrevutammoce, Centro Hurtado – As. AQuaS, Circolo di Legambiente La gru, Comunità Irene, Desiderio Crea, Gridas, Noi e Piscinola, Progetto Vela Centroinsieme, Scuola Calcio Arciscampia, Maria Pirò.
Laboratori: I laboratori, condotti dalle artiste e dagli artisti invitati e da diverse collaboratrici e collaboratori delle associazioni del quartiere, spazieranno dalla pittura al disegno, dalla fotografia alla musica, dai libri d’artista all’origami sino alla cucina artistica.

Patrocini
Consorzio Proodos, Federazione Lasalliana ConSidera

Info
Enrico: 3473364487 e-mail: occhiaperti.onlus@gmail.com
Antonella Prota Giurleo 3470312744 e-mail: a.protagiurleo@email.it

Inaugurazione 30 giugno alle 18.30

CasaArcobaleno,
via Arcangelo Ghisleri (quartiere Scampia), Napoli.
Ingresso libero.



Attenzione: per inviare una risposta devi prima effettuare il login
Se non sei ancora registrato, vai alla pagina registrati. E' gratis!

 Vai a Post reply  New post


 

SEGUICI SU: